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Le difficoltá di Da’ish e il tabú del dialogo con i terroristi


Come è noto, Da’ish sta da tempo subendo una serie di significative battute d’arresto. Ciò comporterà la crescita del numero di combattenti di ritorno nei propri paesi d’origine, come avvenne oltre due decenni fa nel caso dei cosiddetti Arabi Afghani a seguito del jihad contro l’URSS. Gli Stati fronteggeranno così una rinnovata presenza di individui non de-radicalizzati bensì soltanto -spesso temporaneamente- smobilitati. Nonostante questo rischio, la scelta di dialogare con i terroristi rimane un tabù.

Come è noto, Da’ish sta da tempo subendo una serie di significative battute d’arresto. Ciò comporterà la crescita del numero di combattenti di ritorno nei propri paesi d’origine, come avvenne oltre due decenni fa nel caso dei cosiddetti Arabi Afghani a seguito del jihad contro l’URSS. Gli Stati fronteggeranno così una rinnovata presenza di individui non de-radicalizzati bensì soltanto -spesso temporaneamente- smobilitati. Nonostante questo rischio, la scelta di dialogare con i terroristi rimane un tabù.

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