Scontro verbale con il Regno Unito che respinge al mittente la dichiarazione congiunta di Pechino e Buenos Aires sulle Malvinas. Si aggiunge un nuovo capitolo nel confronto con la Repubblica popolare cinese
Si apre un nuovo capitolo nel confronto tra la Cina e il Regno Unito, alleato degli Stati Uniti che segue Washington nelle mosse diplomatiche da intraprendere verso Pechino. Stavolta motivo di discussione diventano le isole Falkland, le famigerate Malvinas che nel 1982 videro fronteggiarsi l’esercito di Sua Maestà e quello dei militari al Governo a Buenos Aires, con annessa la morte di 649 argentini e 255 britannici.
Dalle Malvinas a Taiwan
Un salto spazio-temporale di 40 anni riporta alla ribalta internazionale l’arcipelago oceanico, inquadrando le isole nelle discussioni geopolitiche attuali, toccando le tematiche delle Olimpiadi Invernali, della Belt and Road Initiative, di Taiwan. Il perché è semplice: a margine dei giochi olimpici, il Presidente argentino Alberto Fernandez ha incontrato nella capitale cinese il suo omologo Xi Jinping. Tra i due piena sintonia in svariati campi, uno su tutti quello della sovranità di Buenos Aires sulle Malvinas e di Pechino su Taiwan.
Cina e Argentina allineate
“La Cina riafferma il suo supporto nelle richieste dell’Argentina per il pieno esercizio della sovranità sulle isole Malvinas”, contempla il comunicato congiunto tra i due. Ma non solo: Buenos Aires, si legge nella nota, “riafferma la propria aderenza al principio dell’unicità della Cina”, un riferimento a Taiwan, isola al centro degli interessi della comunità internazionale, con velleità indipendentiste appoggiate dagli Usa nel quadro del gioco di forza con Pechino.
Londra respinge al mittente la richiesta argentina
Non si è fatta attendere la risposta del Governo di Boris Johnson. Liz Truss, segretaria agli Esteri britannica, scrive su Twitter: “Respingiamo interamente qualunque discussione sulla sovranità delle Falkland. Le Falkland sono parte della famiglia britannica e difendiamo il loro diritto all’autodeterminazione. La Cina deve rispettare la sovranità delle Falkland”. Temi dal forte sapore propagandistico, ma ancora in discussione a distanza di decenni e che trovano sponda nell’attualità geopolitica.
Gli accordi tra Pechino e Buenos Aires
Xi e Fernandez hanno discusso ad ampio spettro delle relazioni tra i due Paesi, siglando inoltre un memorandum of understanding che coinvolgerà la nazione sudamericana nel progetto infrastrutturale Belt and Road Initiative. Cina e Argentina, da quanto si apprende tramite il comunicato diramato dai due Governi, intendono proseguire nel “coordinamento rispetto agli affari internazionali, con l’obiettivo di salvaguardare i generali interessi di entrambi”. Non è una novità il legame tra Pechino e Buenos Aires: la Cina ha già scalzato il Brasile come primo partner commerciale dell’Argentina. La firma del MoU per la Bri segna un nuovo, ulteriore avvicinamento tra le due realtà.
Scontro verbale con il Regno Unito che respinge al mittente la dichiarazione congiunta di Pechino e Buenos Aires sulle Malvinas. Si aggiunge un nuovo capitolo nel confronto con la Repubblica popolare cinese