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Le fratture interne all’Isis


L’Isis moltiplica i messaggi di propaganda per nascondere i suoi problemi interni. I jihadisti del Levante hanno bisogno di trovare nuove reclute per tenere viva la lotta in Siria e in Iraq. Le perdite, infatti, aumentano, sia in termini di territorio che di vite umane. La sconfitta di Kobane ha costretto lo Stato islamico a rinunciare a centinaia di villaggi tra Siria e Iraq e secondo il Pentagono anche gli attacchi aerei della coalizione anti terrorismo avrebbero ottenuto “importanti risultati”, uccidendo almeno 8500 combattenti.

Ahmed Jadallah

L’Isis moltiplica i messaggi di propaganda per nascondere i suoi problemi interni. I jihadisti del Levante hanno bisogno di trovare nuove reclute per tenere viva la lotta in Siria e in Iraq. Le perdite, infatti, aumentano, sia in termini di territorio che di vite umane. La sconfitta di Kobane ha costretto lo Stato islamico a rinunciare a centinaia di villaggi tra Siria e Iraq e secondo il Pentagono anche gli attacchi aerei della coalizione anti terrorismo avrebbero ottenuto “importanti risultati”, uccidendo almeno 8500 combattenti.

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