Quando questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1947, l’autore ci tenne particolarmente a riportarvi la dicitura “di Robert Capa, con foto dell’autore”.
Ciò che pochi sanno, infatti, è che la prima vera passione di Robert Capa fu proprio il giornalismo, che studiò a Berlino presso la Hochschule für Politik fino a quando la recessione mondiale mise i genitori in condizione di non poter più pagargli gli studi. Fu in quel momento che, preso dal bisogno di lavorare, Endre Friedmann, questo il suo vero nome, trovò un posto presso un’agenzia giornalistica. Di lì il passo fu breve: da fattorino divenne assistente della camera oscura e, successivamente, apprendista fotografo.
Fu così che approdò alla fotografia, per puro caso. Sembra quasi assurdo, considerando che Robert Capa è stato uno dei maggiori fotografi di guerra che la storia abbia conosciuto.
Ed è proprio alla guerra e alla sua storia che è dedicato questo diario fotografico che racconta, con stile accattivante e immagini suggestive, le peripezie di viaggio dell’autore e l’atmosfera di quegli anni cruciali: l’Europa, l’Africa, la campagna d’Italia a fianco degli alleati, lo sbarco in Normandia, la liberazione della Francia.
A detta di Cornell Capa, fratello del fotografo e autore della prefazione, ciò che Robert ha lasciato con questo libro “è la storia del suo viaggio irripetibile e una testimonianza visiva che proclama la fede nella capacità degli uomini di sopportare tante avversità e, a volte, di farcela”.

Quando questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1947, l’autore ci tenne particolarmente a riportarvi la dicitura “di Robert Capa, con foto dell’autore”.