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Libia: l’Egitto di al-Sisi bombarda Derna e Sirte, l’Italia chiude l’ambasciata a Tripoli


La strage di 21 egiziani copti, sgozzati sulla spiaggia di Sirte, è servita come pretesto ad Abdel Fattah al-Sisi per intervenire, insieme all'aviazione libica filo-Haftar, in Libia. È vero che le immagini del sangue dei 21 uomini egiziani sgozzati che macchia le acque del Mediterraneo è terribile ma la reazione di al-Sisi quanto meno delinea la realizzazione di un sogno che l'ex generale covava dal giorno del colpo di stato militare del 3 luglio 2013: l'esportazione del modello egiziano di lotta al terrorismo nel paese vicino.

La strage di 21 egiziani copti, sgozzati sulla spiaggia di Sirte, è servita come pretesto ad Abdel Fattah al-Sisi per intervenire, insieme all’aviazione libica filo-Haftar, in Libia. È vero che le immagini del sangue dei 21 uomini egiziani sgozzati che macchia le acque del Mediterraneo è terribile ma la reazione di al-Sisi quanto meno delinea la realizzazione di un sogno che l’ex generale covava dal giorno del colpo di stato militare del 3 luglio 2013: l’esportazione del modello egiziano di lotta al terrorismo nel paese vicino.

Cairo, Egypt An Egyptian Christian man holds a placard as he joins others in a protest against the killing of Egyptian Coptic Christians by militants of the Islamic State in Libya, in Cairo February 16, 2015. Egyptian jets bombed Islamic State targets in Libya on Monday, a day after the group there released a video showing the beheading of 21 Egyptian Christians, drawing Cairo directly into the conflict across its border. Placard reads,

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