spot_img

Libia, si dimette il Governo nella Cirenaica di Haftar


Libia: le proteste portano alla caduta del Governo a est del Paese controllato da Haftar. Gli Usa annunciano un accordo per la riapertura del settore energetico

Nuova ondata di manifestazioni in Libia, la cui portata è stata tale da concludersi con le dimissioni del Governo della Cirenaica, la regione est del Paese controllata dal Generale Khalifa Haftar. Abdullah Al-Thani, il capo dell’esecutivo non riconosciuto dalla comunità internazionale, lascia l’incarico dopo alcune giornate di scontri a Benghazi, Al-Bayda e nella città di Al-Marj, una delle roccaforti di Haftar. L’annuncio è stato divulgato da Ezzel-Deen al-Falih, portavoce della Camera dei Rappresentanti di Tobruk, che ha aggiunto che lo speaker Aguila Saleh ha ricevuto la comunicazione direttamente da Al-Thani.

Lo scontro tra la popolazione e le milizie del Generale ha causato la morte di un civile e diversi feriti. La missione di supporto in Libia delle Nazioni Unite, Unsmil (United Nations Support Mission in Libya), ha pubblicato un comunicato nel quale si sottolinea l’uso eccessivo della forza da parte delle autorità sui manifestanti pacifici. “Chiediamo un’immediata investigazione sugli incidenti e il rilascio di coloro i quali sono stati arrestati in maniera arbitraria”, si legge nel documento.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo