Come spesso accade, il reddito dei politici è un argomento che genera controversia. L’Independent Parliamentary Standards Authority (Ipsa) inglese, l’organismo avente il compito di regolare il compenso dei membri del parlamento, ha di recente annunciato che lo stipendio dei parlamentari deve essere aumentato del 10%, da £60.060 annuali a £74.000. L’annuncio è giunto alla fine di un periodo di revisione durato due anni con lo scopo di verificare se l’importo fosse sceso rispetto al resto del settore pubblico.
L’annuncio è stato seguito dalle proteste delle associazioni dei contribuenti, dai sindacati del settore pubblico e anche da alcuni membri del parlamento.
Quando l’Ipsa fu creato nel 2009 lo scopo era far sì che i parlamentari non dovessero decidere il proprio salario. Da allora, è in genere considerato sbagliato che i parlamentari non accettino le raccomandazioni di questo organismo indipendente. Tuttavia, i consistenti tagli al settore pubblico portati avanti dallo scorso governo hanno amareggiato il pubblico e creato risentimento nei confronti dei politici. Un aumento di stipendio non potrà che danneggiare la popolarità dei parlamentari, specialmente quella di coloro che hanno votato a favore dei tagli, i quali verrebbero considerati degli ipocriti. Accettare in silenzio l’aumento di stipendio non è un’opzione fattibile e non è quindi sorprendente che entrambi i partiti maggiori si siano detti contrari alla misura.
Il partito laburista ha osteggiato un eventuale aumento fin dall’inizio del periodo di revisione dell’Ipsa nel 2013. Ora esponenti del partito hanno persino commentato che non sembra giusto che la prima azione del nuovo governo sia aumentare lo stipendio dei propri parlamentari. Il primo ministro David Cameron è stato messo sotto pressione da parlamentari di entrambi i partiti ed ha inviato una lettera all’Ipsa richiedendo l’abbandono del piano. Durante la campagna elettorale Cameron ha persino dichiarato che si sarebbe distanziato dall’Ipsa se l’organismo avesse deciso di aumentare lo stipendio. Tuttavia, ora Cameron ha dichiarato di non essere intenzionato a bloccare la misura, decisione aspramente criticata dall’opposizione. Per bloccare la misura il primo ministro dovrebbe modificare la legge ma al momento Cameron non dispone dei voti necessari nella Camera dei Comuni.
L’Ipsa ha anche pubblicato un documento nel quale spiega ai cittadini che grazie ai tagli alle pensioni ed altre spese (per esempio non è più permesso il rimborsodei pasti serali per i politici) la nuova misura non peserà su di loro. Nonostante le buone intenzioni dell’Ipsa sarà comunque difficile per i cittadini mandare giù una misura che porti lo stipendio dei parlamentari a quasi il triplo del reddito medio del paese.
Parlamentari laburisti come Andy Burnham, il quale aspira alla leadership del partito, hanno annunciato che doneranno il 10% extra,£6,700, ad associazioni benefiche. Dichiarazioni di questo genere possono aiutare a conquistare il favore del pubblico ma sono spesso solo un sacrificio a metà. Infatti anche se l’importo venisse dato in beneficenza il fondo pensioni dei parlamentari aumenterebbe in ogni caso per effetto dell’aumento di stipendio.
Con i pagamenti nel settore pubblico congelati, se il governo dovesse seguire le direttive dell’Ipsa il messaggio che arriverebbe al pubblico sarebbe che il governo e cittadini vivono davvero su due pianeti diversi.
@aplazzarin
Come spesso accade, il reddito dei politici è un argomento che genera controversia. L’Independent Parliamentary Standards Authority (Ipsa) inglese, l’organismo avente il compito di regolare il compenso dei membri del parlamento, ha di recente annunciato che lo stipendio dei parlamentari deve essere aumentato del 10%, da £60.060 annuali a £74.000. L’annuncio è giunto alla fine di un periodo di revisione durato due anni con lo scopo di verificare se l’importo fosse sceso rispetto al resto del settore pubblico.