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Migranti in Grecia: nei campi governativi fallisce l’accoglienza europea


L’accampamento sorge ai margini di un vecchio aeroporto, a cinque minuti di marcia dal minuscolo villaggio da cui prende nome, Nea Kavala. Oltre la recinzione passa l’unica striscia di asfalto diretta alla vicina città di Polikastro, estesa sulla vasta pianura agricola oltre la E75 che collega Salonicco al confine macedone e alla conca di Idomeni, sgomberata il 24 maggio da tende e occupanti. Il disegno del governo Tsipras in materia di migranti ha superato la fase dell’esposizione totale vista nei primi mesi dell’anno, quando Idomeni costituiva una sorta di palcoscenico dal quale colpire l’opinione pubblica internazionale diffondendo via satellite la disperazione dei diecimila arenati tra fango e filo spinato.

L’accampamento sorge ai margini di un vecchio aeroporto, a cinque minuti di marcia dal minuscolo villaggio da cui prende nome, Nea Kavala. Oltre la recinzione passa l’unica striscia di asfalto diretta alla vicina città di Polikastro, estesa sulla vasta pianura agricola oltre la E75 che collega Salonicco al confine macedone e alla conca di Idomeni, sgomberata il 24 maggio da tende e occupanti. Il disegno del governo Tsipras in materia di migranti ha superato la fase dell’esposizione totale vista nei primi mesi dell’anno, quando Idomeni costituiva una sorta di palcoscenico dal quale colpire l’opinione pubblica internazionale diffondendo via satellite la disperazione dei diecimila arenati tra fango e filo spinato.

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