Il MIT rompe con Huawei e Zte, la Homeland Security americana ha un nuovo Ministro. Nuovi dazi per l’Europa mentre riapre il bando sulle trivellazioni nell’Artico e la Turchia compra missili russi
Le università americane rompono con i colossi tech cinesi
Il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca tecnologica del mondo, dopo una collaborazione di lunga data con le aziende tecnologiche cinesi, ha deciso di interrompere ogni collaborazione con Huawei e Zte. L’Ateneo si unisce alle università di Stanford, Berkeley e del Minnesota, che hanno già bandito i due colossi della Repubblica Popolare, accusati di essere una minaccia per la sicurezza nazionale. Nel frattempo il deputato repubblicano Jim Banks ha proposto il Protect Our Universities Act, un disegno di legge finalizzato a creare un elenco di progetti di ricerca sensibili (ad esempio quelli riguardanti la difesa) e a monitorare l’accesso di studenti stranieri a tali progetti. La legge, se approvata, non consentirebbe per esempio, agli studenti con cittadinanza cinese di accedere a queste ricerche senza l’autorizzazione dell’intelligence nazionale.
Voto: 3 ad America First, che rompe dialogo e collaborazione internazionale
Nuovo Ministro dell’interno alla Casa Bianca
Cambio della guardia alla Homeland Security americana, il Ministero voluto da George Bush dopo l’11 settembre, con competenze che vanno dalla polizia di frontiera all’anti-terrorismo. Il segretario per la Sicurezza interna statunitense, Kirstjen Nielsen, si è dimessa dopo un colloquio alla Casa Bianca con il Presidente Donald Trump, che su Twitter ha annunciato il nome del successore Kevin McAleenan già commissario per la sicurezza delle dogane e dei confini. La Casa Bianca ha accusato più volte Kirstjen Nielsen di non essere “abbastanza dura” sul contenimento dei flussi migratori. Nel solo mese di marzo la polizia di frontiera ha fermato centomila stranieri: è un numero equivalente ai picchi più elevati degli anni Ottanta, Novanta e dell’inizio del decennio scorso. Dopo nemmeno un anno Trump ha revocato la nomina anche di Ronald Vitiello a capo dell’Ice, l’agenzia per il controllo delle frontiere.
Voto: 4 a Donald Trump, che si illude di consegnare ai nostri figli un mondo migliore facendo la faccia truce…
Tra Boeing e Airbus nuovi dazi per l’Europa
Donald Trump è pronto a una nuova ondata di dazi contro l’Europa in risposta agli aiuti dell’Unione Europea ad Airbus, rivale dell’americana Boeing. L’amministrazione americana intende imporre tariffe per un valore di 11 miliardi di dollari. I nuovi dazi scatteranno dopo il parere dell’Organizzazione mondiale per il commercio atteso in estate. Secondo il rappresentante Usa al commercio Robert Lighthizer si prevedono due tipi di azioni. La prima riguarda arerei e elicotteri e la loro componentistica in arrivo da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. La seconda varrebbe per tutti gli altri Stati dell’Unione e include una vasta gamma di prodotti, dal pesce al vino. Intanto l’Unione Europea si prepara a prendere a breve le stesse misure contro gli Usa per gli aiuti americani a Boeing. “Il nostro obiettivo ultimo è raggiungere un’intesa con la Ue che metta fine a tutti gli aiuti. Quando l’Unione metterà fine a questi sussidi, i dazi americani potranno essere rimossi” ha dichiarato Lighthizer. Una disputa quella fra il gigante statunitense e il consorzio europeo che dura da più di 13 anni.
Voto: 3 ai Paesi europei, che non si decidono a creare un’unica industria militare europea, che sarebbe molto più competitiva con i suoi rivali, a partire dagli americani
Un giudice federale americano blocca le trivellazioni americane nell’Artico
Il giudice della Corte degli Stati Uniti, Sharon Gleason, ha rimesso in vigore le restrizioni in materia di trivellazioni imposte dall’amministrazione Obama. Il giudice federale dell’Alaska ha infatti bloccato il decreto con cui nell’aprile 2017 Donald Trump ha ordinato la ripresa delle trivellazioni nell’ Artico. Secondo la sentenza il provvedimento è “illegale e privo di valore”. Il bando sulla trivellazione per l’estrazione di gas naturale e petrolio rientrerà quindi in vigore. Alla fine del 2016, Obama aveva ritirato gran parte delle concessioni nell’Artico, circa il 98%, allo scopo di proteggere i villaggi dei nativi dell’Alaska e la loro fauna.
Voto: 9 al sistema americano di “checks and balances” garanzia di democrazia contro qualsiasi tentativo di forzatura illiberale
La Turchia compra missili russi
Sale la tensione tra Turchia e Stati Uniti sulla questione armamenti. Il Pentagono ha infatti applicato le prime sanzioni contro Ankara dopo che il Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha confermato il raggiungimento di un accordo con la Russia per l’acquisto di sistemi missilistici S-400. Il vicepresidente americano Mike Pence ha intimato il Governo turco di scegliere tra gli aerei russi e “l’alleanza militare che ha avuto più successo nella storia”. Gli Stati uniti intanto hanno sospeso il trasferimento in Anatolia delle componenti degli F-35. Il dipartimento della Difesa americano ha reso noto che l’addestramento dei piloti turchi presso la Luke Air Force Base andrà avanti, precisando che “non è stato raggiunto il punto di non ritorno tra i due Paesi”. Gli americani sperano di indurre la Turchia a rinunciare agli S-400 russi e virare sui Patriot. Pena l’espunzione dal progetto degli F-35.
Voto: 4 all’amministrazione americana, che sta spingendo Ankara nelle braccia dei Russi
@ilarias
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di maggio/giugno di eastwest.
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Il MIT rompe con Huawei e Zte, la Homeland Security americana ha un nuovo Ministro. Nuovi dazi per l’Europa mentre riapre il bando sulle trivellazioni nell’Artico e la Turchia compra missili russi