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Il carabiniere Mario Cerciello Rega, il nostro Salvo D’Acquisto


La politica è riuscita a saltare addosso a una tragedia nazionale, cercando di fare leva sugli istinti vendicativi più biechi dell’opinione pubblica

I funerali dell'ufficiale dei Carabinieri Mario Cerciello Rega nella sua città natale Somma Vesuviana, Italia, 29 luglio 2019. REUTERS/Ciro De Luca

La politica è riuscita a saltare addosso a una tragedia nazionale, cercando di fare leva sugli istinti vendicativi più biechi dell’opinione pubblica

La morte del carabiniere Mario Cerciello Rega avrebbe dovuto unire l’Italia intorno alla figura luminosa di un servitore dello Stato. Il vicebrigadiere dell’Arma infatti era un cittadino esemplare. Un uomo buono, di rara bontà. Era anche barelliere per l’Ordine di Malta che accompagnava i malati a Lourdes, avrebbe ricevuto la medaglia d’oro fra qualche mese. Il martedì sera distribuiva pasti ai senza dimora della Stazione Termini. Proprio a Lourdes, devoto della Madonna come sua moglie, aveva chiesto a Rosa Maria, nella grotta delle apparizioni, di sposarlo. Una notte di cinque anni fa una mamma, vedova, chiamò la stazione dei carabinieri di Piazza Farnese, dove prestava servizio, perché non sapeva come portare in ospedale la sua bambina che stava male. Mario la accompagnò al Bambino Gesù e restò con lei fino alla mattina. Gesto che la donna raccontò ai carabinieri e che valse, per Rega Cerciello, un encomio.

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