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Mubarak, l’ultimo Faraone


Muore a 91 anni l’eroe nazionale della guerra dello Yom Kippur. Indetti tre giorni di lutto nazionale

Le immagini di Piazza Tahrir al Cairo inondata da migliaia di persone che invocavano la cacciata di Hosni Mubarak rimarranno impresse nella memoria collettiva egiziana e internazionale per anni a venire. E a 9 anni da una delle tante fallite — e sfortunatamente ribattezzate — primavere arabe, muore il Presidente che dal 1981 ha governato un Paese di fondamentale importanza per il Vicino Oriente, centro culturale per l’Islam sunnita, vicino al mondo occidentale ma capace, ad esempio, di mediare a lungo tra israeliani e palestinesi.

Mubarak, da Comandante delle forze aeree egiziane, è diventato eroe nazionale nel 1973, quando nella ribattezzata guerra dello Yom Kippur diede l’ordine di colpire l’esercito israeliano, sopraffatto in un attacco congiunto con la Siria. Dopo la pace con Israele e l’uccisione di Anwar Sadat, Mubarak viene nominato Presidente nel 1981, senza mai revocare, finché è rimasto in carica, le leggi d’emergenza che gli hanno permesso di reprimere il dissenso per 30 anni.

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