Nagorno Karabakh: Russia e Turchia sempre più decisivi sul palcoscenico internazionale. Ankara esprime interesse per la produzione del vaccino russo Sputnik V
Nagorno Karabakh: Russia e Turchia sempre più decisivi sul palcoscenico internazionale. Ankara esprime interesse per la produzione del vaccino russo Sputnik V
A poco più di 24 ore dall’accordo sul cessate-il-fuoco nel Nagorno Karabakh, la comunità internazionale si interroga sugli scenari futuri nell’area del Caucaso e sulla geopolitica regionale. Sembra sempre più evidente l’importanza del ruolo di Russia e Turchia a livello diplomatico e militare, con Mosca e Ankara decisive così come lo sono già in Siria e Libia. Lo strano rapporto tra le due nazioni sembra aver loro giovato, con una prospettiva nuova anche sul campo sanitario: si parla di un interessamento turco nella produzione del vaccino russo Sputnik V.
L’esito della guerra
Con la fine delle ostilità, sia le forze armene che quelle azere manterranno le loro rispettive posizioni. Dietro l’annuncio del Cremlino si legge in realtà molto di più: la guerra è stata vinta dall’Azerbaijan. Infatti, l’accordo prevede che l’Armenia ceda entro il 20 novembre prossimo il Distretto di Agdam, così come quello di Kalbajar (entro il 15 di questo mese) e di Lachin (entro il primo dicembre). Il Corridoio di Lachin, nei suoi 5 chilometri, rimarrà sotto il controllo della Federazione Russa.
Non solo: nell’agreement, composto da 9 punti, sono previste una serie di indicazioni circa la presenza russa sul territorio e sul ruolo che giocherà l’Onu sul fronte rifugiati. Mosca invierà forze di peacekeeping, 1960 truppe armate, 90 veicoli corazzati e 380 motoveicoli, insieme a unità speciali. I militari verranno dislocati lungo la linea di contatto nel Nagorno Karabakh e nel Corridoio di Lachin.
Anche la Turchia nel monitoraggio dell’accordo
Sulle tempistiche, si parla del dispiegamento delle forze di Mosca — in concomitanza del ritiro di quelle di Erevan — che stazioneranno per 5 anni, termine che automaticamente si rinnoverà per altri 5 alla scadenza, salvo che le parti non notifichino il ritiro dall’accordo entro 6 mesi dal termine. Ciò significa presenza a lungo termine per la Russia, in un’area da sempre strategica.
Tutto ciò col beneplacito della Turchia: ieri, il Presidente Recep Tayyip Erdoganha annunciato la sottoscrizione con Mosca di un Memorandum of Understanding (MoU), con le truppe di Ankara che “si uniranno alle forze di peacekeeping russe per il monitoraggio e l’implementazione dell’accordo con la Russia”. Erdogan ha aggiunto che il centro del MoU sarà in una parte del territorio azero “liberato dall’occupazione dell’Armenia”.
Bufera sul Primo Ministro armeno
La grande sconfitta è l’Armenia, che ora dovrà fare i conti con una gravissima crisi politica. Il Primo Ministro Nikol Pashinyan è stato da più parti accusato di tradimento, con numerose richieste di dimissioni e proteste di piazza nella capitale del Paese. Il Parlamento si è riunito in seduta straordinaria nella serata di ieri per discutere della fiducia al Pm, che ha affermato d’aver tenuto l’opinione pubblica all’oscuro della trattativa per non dare l’impressione di debolezza del suo Paese.
Tuttavia, l’esercito armeno ha appoggiato la fine delle ostilità. “Dobbiamo fermare lo spargimento di sangue”, si legge nella nota congiunta del Ministero della Difesa e dello staff delle Forze Armate. “Chiediamo che venga fermata ogni azione che possa indebolire le fondamenta del nostro Stato, che si impari dai possibili errori, che venga organizzato un esercito pronto al combattimento, che il nostro popolo eroico merita”.
Sputnik V prodotto anche in Turchia?
A margine della trattativa sul cessate-il-fuoco nel Nagorno Karabakh, Russia e Turchia hanno discusso sul vaccino di produzione russa Sputnik V. Come spiegato dal Ministro della Salute moscovita Mikhail Murashko, dopo un incontro con la sua controparte turca Fahrettin Koca, Ankara “ha espresso interesse per la produzione del vaccino Sputnik V. L’implementazione degli accordi per il lancio degli studi tossicologici presso i laboratori certificati della Turchia verranno stipulati nei prossimi giorni”. Il rapporto tra Mosca e Ankara si fa sempre più stretto, una complicità mal digerita sia dall’Europa che dagli Stati Uniti, realtà che entrambe vedono la Turchia sempre più lontana dalla sfera Nato.
Nagorno Karabakh: Russia e Turchia sempre più decisivi sul palcoscenico internazionale. Ankara esprime interesse per la produzione del vaccino russo Sputnik V
A poco più di 24 ore dall’accordo sul cessate-il-fuoco nel Nagorno Karabakh, la comunità internazionale si interroga sugli scenari futuri nell’area del Caucaso e sulla geopolitica regionale. Sembra sempre più evidente l’importanza del ruolo di Russia e Turchia a livello diplomatico e militare, con Mosca e Ankara decisive così come lo sono già in Siria e Libia. Lo strano rapporto tra le due nazioni sembra aver loro giovato, con una prospettiva nuova anche sul campo sanitario: si parla di un interessamento turco nella produzione del vaccino russo Sputnik V.
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