Alexey Navalny deve affrontare una nuova bizzarra accusa mossa dal tribunale di Mosca. La casa del principale esponente dell’opposizione politica russa, già agli arresti domiciliari, è stata perquisita prima dell’alba dagli agenti dell’Fsb, che hanno trovato uno strano pezzo di refurtiva.
I processi a carico di Nalvalny hanno comunque già sortito un effetto, dato che la sua popolarità è crollata. Più che di marcire in carcere, l’ex futuro sindaco di Mosca rischia di essere semplicemente dimenticato.
Navalny era in casa quando i poliziotti hanno bussato alla sua porta. Erano le quattro del mattino, e lui era già agli arresti domiciliari per una accusa di frode che avrebbe commesso insieme a suo fratello Oleg. Gli investigatori cercavano documenti che provassero l’accusa, ma si sono imbattuti in qualcos’altro, uno strano disegno.

È un’opera di Sergey Sotov, uno street artist di Vladimir – una cittadina a 170 chilometri da Mosca – che espone i suoi disegni appendendoli in giro per la città. L’opera, intitolata “L’uomo cattivo e l’uomo buono” era sparita dalla palizzata in legno dov’era appesa alcuni giorni prima.
Secondo il comitato investigativo di Mosca, il disegno è stato rubato “causando un grave danno al suo autore”. Strano che in un’intervista lo stesso Sotov abbia minimizzato la sparizione dicendo di non avere intenzione “di perdere tempo denunciando il furto alla polizia”. La stessa intervista doppiata dalla tivù filogovernativa NTV però, suonava diversamente, mentre un altro canale molto attivo nella propaganda pro Cremlino, Life News, ha ricostruito i fatti facendo sapere che il quadro sarebbe stato rubato da un amico di Navalny, Georgy Alburov, e datogli come regalo di compleanno.
Anti Putin
Quasi una star per i media occidentali, Navalny sta diventando poco più di un fantasma in patria. Il Levada Center, il più affidabile istituto demoscopico russo, ha rilevato che tra ottobre e aprile sono aumentati i russi che “non hanno niente da dire” a riguardo di Navalny (dall’8% al 12%), mentre sono scesi quelli che “non hanno niente di male da dire” (dal 17% all’11%). In generale, ben il 39% dei russi si sono dichiarati indifferenti nei suoi confronti. Sembra che la campagna del Cremlino per mettere l’ex futuro sindaco di Mosca alle corde stia sortendo già i primi effetti.
Blogger, oppositore politico, attivista anti corruzione, Navalny è soprattutto un uomo anti Cremlino. La sua attività più in vista è legata allo smascheramento della grande corruzione, quella che gira intorno agli investimenti pubblici e alle grandi opere.
Lui e il suo gruppo hanno avuto molto da fare durante le olimpiadi invernali di Sochi. In un periodo in cui il Cremlino gode di un vasto consenso popolare, quelli come Navalny sono visti da una buona parte dei russi come brontoloni guastafeste o, peggio, come opportunisti che cercano di farsi spazio nel potere.
Non dovrebbe stupire più di tanto l’asimmetria nella popolarità di Navalny all’estero e in patria, e non dovrebbe stupire il risultato dei sondaggi, soprattutto se letti di riflesso al gradimento di Putin negli ultimi mesi, schizzato dal 62% all’83%.
Il buono e il cattivo russo
L’interesse della magistratura russa per Navalny di recente è aumentato. Dopo una condanna a cinque anni per appropriazione indebita, poi sospesa forse grazie a una pressante campagna stampa internazionale, è stato posto agli arresti domiciliari lo scorso 28 marzo, nel pieno dell’esplosione di popolarità di Putin per l’annessione della Crimea. Solo dopo sono partite le nuove accuse per frode insieme al fratello e di violazione degli arresti domiciliari (avrebbe continuato a twittare nonostante il divieto di usare internet). Il cerchio ha poi cominciato a stringersi anche attorno ai suoi più stretti collaboratori, Konstantin Jankauskas, Vladimir Ashurkov e Nikolaj Lyaskin, accusati di aver distratto fondi della campagna elettorale per le elezioni a sindaco di Mosca. Infine la nuova accusa di furto del disegno di Sotov.
A conti fatti, Navalny è sempre più un pesce piccolo nello stagno del dissenso politico a Putin. I risultati del Levada Center potrebbero anche non rispecchiare in pieno il supporto di una parte dei russi, soprattutto delle giovani classi urbane, all’opposizione. Già il risultato alle elezioni comunali di Mosca gli diede in 27% dei voti contro il 18% dei sondaggi, mentre il forte controllo dei media rende di fatto invisibile il dissenso. Dall’altro lato, il granitico consenso al Cremlino va oltre i numeri e le statistiche.
Il disegno rubato elenca le caratteristiche del buono e del cattivo russo. Il primo ha amore per la patria, famiglia, decenza, mentre il secondo usa internet e computer. Chissà perché era a casa di Navalny.