Nigel Farage, il noto cabarettista del Parlamento Europeo, improvvisamente dal nulla è diventato il più noto e conosciuto politico britannico in America. Cosa del tutto nuova per lui, ma dopo aver finalmente lasciato il suo partito, lo United Kingdom Independence Party (che ha avuto qualche difficoltà a trovare un altro leader), chiaramente ha del tempo libero, e sembra felicissimo di avere l’inaspettata occasione di una nuova vita come statista internazionale.
Viene presentato alla TV americana come ‘il leader della Brexit‘. Ciò è molto lontano dalla verità. La Brexit è stata guidata da Boris Johnson, principalmente, e da altri politici conservatori. Per cinque volte….Farage non è riuscito a essere eletto in Parlamento. Nessuno nel governo è interessato alla sua opinione, e non ha nessun accesso al processo legislativo. La sua unica posizione ufficiale è quella di membro del Parlamento europeo, cosa che lui tratta come uno scherzo. La campagna ufficiale per lasciare l’Unione europea ha rifiutato di avere a che fare con lui, e anche or ache Farage ha l’attenzione di Donald Trump, il governo britannico non ha nessuna intenzione di cambiare idea. Ma Farage ha un nuovo progetto. ‘Ho portato la Gran Bretagna fuori dall’Europa,’ dichiara alle folle impazzite in America: ‘Ora voglio portare l’Europa fuori dall’Europa !’
E c’è stata una risposta immediata da un’Europa nervosa. Norbert Hofer, il fallito candidato di estrema destra alla Presidenza austriaca, ha detto che Nigel Farage ‘Non deve interferire nella politica interna dell’Austria.’ Ma il vento del populismo soffia sempre più forte in tutta Europa, perchè pensare che stia per smettere?
La risposta americana a Farage è stranissima. Il tipo di americani bianchi, ignoranti e nazionalisti che sono il nucleo dei tifosi di Trump chiaramente non hanno idea di che cosa sia l’Unione Europea o che cosa sia stata la Brexit. Alex Jones, il leader del canale web ‘Infowars’, la loro fonte preferita di informazioni, ha spiegato in ottobre che ‘la Russia si stava tirando fuori dall’Unione europea’. Per qualche strana ragione, questo tipo di americani vanno pazzi per Nigel Farage.
Donald Trump ha suggerito che Farage dovrebbe essere nominato ambasciatore britannico negli Stati Uniti, il che dimostra che Trump non capisce cosa faccia un ambasciatore. Intanto, Farage è diventato, inaspettatamente, l’ambasciatore internazionale de facto per Trump e per il popolo entusiasta che rappresenta.
Ha scoperto che può avere grandi folle in America in standing ovation, cosa che non ha mai sperimentato in Gran Bretagna o al Parlamento europeo, dove è più probabile che gli spengano il microfono. I sostenitori di Trump che amano Farage hanno un’idea solo approssimativa di chi sia, ma la parola ‘Brexit’ è diventata parte del marchio Trump, e Farage impara velocemente. Ha capito che menzionare Ronald Reagan e parlare emozionalmente di ‘libertà’ è sufficiente per catturare la folla.
Oltre a questo ha un enorme vantaggio rispetto agli americani dell’entourage di Trump. In Gran Bretagna Farage è un narratore divertente: il tipo di uomo che si sente a casa nei pub, raccontando le sue storie con una pinta di birra in mano. Ecco perché piace alla gente: è un uomo qualunque senza pretese. In America, si è trasformato in Cicerone. Come Donald Trump, parla a braccio, in diretta alle telecamere. Ma mentre Trump parla una sorta di linguaggio di bambino, mezzo analfabeta, spesso ripetendo ogni frase più volte, Farage parla non solo con frasi intere, ma anche con paragrafi. E’ ormai allenato. E’ in grado di alzarsi e pronunciare un discorso ben strutturato, in modo semplice e con un sorriso: e nella Trumpland questo lo fa sembrare un genio.
E’ pur sempre un dilettante, però, e in Gran Bretagna è una sorta di politico tipo Monty Python. Tutti si divertono, ridono alle sue battute, ma nessuno lo prende sul serio. Una ragione di questo è che non propone nessuna politica. La sua unica idea era quella che la Gran Bretagna doveva lasciare l’Unione Europea, e benchè ciò sia avvenuto, il suo contributo al risultato è discutibile. Ora che la sua unica crociata politica è finita, che cosa rimane?
Miracolosamente, in America tutti vogliono improvvisamente conoscere le sue opinioni su ogni aspetto della politica americana e internazionale. La politica britannica ed europea, sulle quali saprebbe qualcosa, non sono interessanti, negli Stati Uniti chiedono il suo parere sulla Cina o il Pakistan o qualunque altro posto dove il circo mediatico americano si focalizza di volta in volta. Non ha paura, dice la prima cosa che gli passa per la testa, e come per magia, i conduttori televisivi reagiscono come se incarnasse Henry Kissinger e Winston Churchill messi insieme.
La nuova moneta in politica è la celebrità. Silvio Berlusconi è stato un politico celebre, ma aveva anche altre qualità. Nicolas Sarkozy ha fondato il governo della celebrità in Francia dieci anni fa, ma il mondo non era pronto: quando le sue politiche hanno fallito, sorridere e salutare le telecamere improvvisamente sembrava grottesco, e dopo poco e’ stato buttato fuori a favore della ‘non-celebrita’ Hollande. Trump ha dimostrato che le cose sono cambiate, almeno nel mondo di lingua inglese, ed è questa nuova ondata di celebrità politica che ha portato Farage alla nuova altezza. La prova è che le apparizioni di Farage alla televisione americana gli hanno portato un tipo di divismo anche in Gran Bretagna. Questa settimana c’è un’elezione parlamentare per una circoscrizione rurale, e anche se non è più a capo di UKIP, è andato li’ per sostenere il candidato UKIP. Questa visita di routine e’ diventata un evento di celebrità, con grandi folle affamate di un assaggio di Farage, ora luccicante di polvere di stelle, mentre le telecamere lo seguivano ovunque. Non è possibile prevedere in questo momento come sarà la strana presidenza di Donald Trump, ma tutti i segni indicano che quelli associati con lui in questi primi giorni saranno lì anche a condividere il viaggio. Sembra quindi che Nigel Farage stia per vivere alcuni anni emozionanti.