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Il passaggio dalla guerra alla guerriglia trasforma il terrorismo in un brand


L’ennesima strage compiuta dal trentunenne franco-tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel sulla Promenade des Anglais di Nizza acuisce la nostra collettiva incapacità di comprendere le reali dimensioni del terrorismo jihadista.

L’ennesima strage compiuta dal trentunenne franco-tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel sulla Promenade des Anglais di Nizza acuisce la nostra collettiva incapacità di comprendere le reali dimensioni del terrorismo jihadista.

Un attacco sferrato da un singolo “lupo solitario”, che agisce in maniera indipendente riuscendo a togliere la vita a 84 persone e a ferirne oltre un centinaio, è l’ennesima conferma dell’impossibilità di prevedere attacchi sferrati da terroristi autoctoni, che si abbeverano quotidianamente alla propaganda salvifica dell’Islam fino a immolarsi per la causa del jihad.

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