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Quell’incubo senza fine che ci avvolge


In un giorno oscuro come quello di oggi mancano le parole per poter anche solo commentare la barbarie vissuta a Nizza. Troppe le emozioni, troppo il malessere. Il rischio di essere scontati, o ragionare in preda alla rabbia, è troppo elevato. Noi vogliamo farlo con questa analisi dell’ISPI, scelta per voi in uno dei pochi momenti di lucidità che ci sono rimasti dopo aver visto quello che credevamo possibile solo nei film dell’orrore. Il tempo per razionalizzare quanto successo, se mai si potrà, arriverà. E si spera, con esso, anche una possibile via d’uscita da questo incubo senza fine iniziato il 7 gennaio 2015 a Parigi.

Fabrizio Goria
@FGoria

In un giorno oscuro come quello di oggi mancano le parole per poter anche solo commentare la barbarie vissuta a Nizza. Troppe le emozioni, troppo il malessere. Il rischio di essere scontati, o ragionare in preda alla rabbia, è troppo elevato. Noi vogliamo farlo con questa analisi dell’ISPI, scelta per voi in uno dei pochi momenti di lucidità che ci sono rimasti dopo aver visto quello che credevamo possibile solo nei film dell’orrore. Il tempo per razionalizzare quanto successo, se mai si potrà, arriverà. E si spera, con esso, anche una possibile via d’uscita da questo incubo senza fine iniziato il 7 gennaio 2015 a Parigi.

Fabrizio Goria
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