23 luglio 2018 – Le notizie della settimana dal mondo
Tra Russia, Europa e Usa è difficilissimo orientarci…
Trump-Putin: amici o nemici?
La settimana scorsa a Helsinki è andato in scena l’atteso incontro Trump-Putin. Che cosa si siano detti esattamente i due presidenti durante il faccia a faccia di due ore, alla sola presenza degli interpreti, è ancora un mistero. Le notizie trapelano solo da Mosca, mentre la Casa Bianca tace. Il dietrofront di Trump sulle intrusioni russe ha ulteriormente inquinato le acque. Il Presidente americano, che aveva sconfessato la sua intelligence definendo il Russigate “una farsa, senza prove”, è dovuto tornare sui suoi passi, dopo che nei giorni precedenti il procuratore federale americano Robert Mueller aveva incriminato 12 cittadini russi per azioni di hackeraggio.
Nonostante le critiche ricevute in patria, il presidente statunitense non è arretrato, rilanciando un invito alla Casa Bianca per Putin “per iniziare a sviluppare alcune delle tante idee discusse”.
La lista dei temi toccati al summit, in base a quanto riportato dalla portavoce americana, sono la Siria, il nucleare iraniano, la sicurezza di Israele, la denuclearizzazione della Corea e non ultima l’Ucraina. Durante un incontro con i diplomatici russi, Putin ha parlato di un referendum per le regioni separatiste del Donbass. Trump avrebbe chiesto di non parlarne in conferenza stampa, per avere il tempo di studiare le carte. Sulla Siria, non è chiaro al momento quale sia il risultato dell’incontro. Il Pentagono ha fatto sapere che si continuerà come sempre: comunicazioni con i russi soltanto per garantire la cosiddetta deconfliction, quindi per evitare che durante le operazioni militari in Siria americani e russi si pestino i piedi. La questione Iran divide ancora i due presidenti.
Se la politica estera trumpiana si è rivelata spesso difficile da interpretare, nel caso dei rapporti con la Russia, la confusione regna sovrana. L’unica certezza sembra essere uno strabismo drammatico tra Presidenza e Dipartimento di Stato, dentro il quale lo zar di Mosca si intrufola facilmente.
UNIONE EUROPEA – Google: multa record dall’Europa
La Commissione europea ha inflitto a Google una multa record da 4,3 miliardi di euro, per abuso di posizione dominante. La sanzione, la più alta mai imposta a un’azienda, è stata annunciata mercoledì scorso a Bruxelles dalla Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager. Google avrà 90 giorni di tempo per mettere fine alle pratiche anti-concorrenziali: il colosso del web avrebbe imposto restrizioni illegali ai produttori di apparecchi Android e agli operatori di telefonia mobile, per consolidare il dominio del suo motore di ricerca, a scapito degli altri concorrenti.
Il totale delle sanzioni inflitte a Google sale così a 6,7 miliardi di euro in due anni, dopo che nel 2017 era stata già multata per 2,4 miliardi, per aver favorito Google Shopping, il suo sistema di comparazione prezzi. La sanzione arriva in un momento in cui il sistema operativo Android è dominatore indiscusso nel mercato degli smartphone, con un businnes pubblicitario che vale oltre la metà del giro d’affari complessivo. La decisione dell’Europa potrebbe obbligare il gruppo a rivedere le sue pratiche commerciali, riaprendo qualche spiraglio nella competizione fra sistemi operativi.
La risposta di Google non si è fatta attendere, così come quella di Donald Trump, che ha twittato: “Ve lo avevo detto…l’Europa si approfitta di noi, ma non per molto!” Margrethe Vestager ha replicato: “voglio solo far rispettare le regole!” . Una nuova tegola per i rapporti già tesi tra Usa e Ue, in attesa dell’incontro del 25 luglio, quando Jean-Claude Juncker incontrerà Donald Trump a Washington.
È senza dubbio la stagione più difficile nei rapporti tra Usa e Ue…