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Se l’Olanda nei Caraibi viola il diritto d’asilo dei venezuelani in fuga


La crisi migratoria che scuote l’America Latina investe anche le ex Antille Olandesi. L’Aja segue una linea durissima. I profughi vengono espulsi in 48 ore e i loro diritti sono sistematicamente violati. Ma lo sbarco di un giovane disertore a Curaçao può inchiodare i Paese Bassi

Ufficiali di polizia perlustrano la costa dopo il naufragio di una imbarcazione di profughi. Willemstad, Curacao. REUTERS/Umpi Welvaart

La crisi migratoria che scuote l’America Latina investe anche le ex Antille Olandesi. L’Aja segue una linea durissima. I profughi vengono espulsi in 48 ore e i loro diritti sono sistematicamente violati. Ma lo sbarco di un giovane disertore a Curaçao può inchiodare i Paese Bassi

Nel mese di Aprile, il ministro degli Esteri olandese era stato fin troppo chiaro: i Paesi Bassi non concederanno asilo a chi fugge dal Venezuela. Sono migranti economici e coloro che metteranno piede verranno espulsi immediatamente. Sfruttando la particolare situazione delle isole Abc, Aruba, Bonaire e Curaçao – tecnicamente nazioni autonome nel Regno dei Paesi Bassi ma con competenze di politica estera affidate a L’Aja – l’Olanda è riuscita ad evitare fino ad ora che si aprisse una falla occidentale nel sistema d’asilo europeo, attraverso queste micro-porzioni di Sud-America legate da uno stretto rapporto di parentela con la potenza coloniali di una volta.

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