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Pakistan: i quattro volti della sconfitta


All'indomani dell'attentato di Peshawar del 16 dicembre scorso, in cui circa 150 persone (molte delle quali bambini) hanno perso la vita, le autorità pakistane hanno messo in mostra un iperattivismo, che ha alimentato in molti osservatori la speranza di un vero e proprio cambio di rotta nella politica di contrasto al terrorismo. Pochi giorni dopo l'attentato, è stato approvato un “Piano d'Azione Nazionale”, che ha sinora portato all'arresto di oltre 9.000 persone, tra le quali almeno 3.000 religiosi.

All’indomani dell’attentato di Peshawar del 16 dicembre scorso, in cui circa 150 persone (molte delle quali bambini) hanno perso la vita, le autorità pakistane hanno messo in mostra un iperattivismo, che ha alimentato in molti osservatori la speranza di un vero e proprio cambio di rotta nella politica di contrasto al terrorismo. Pochi giorni dopo l’attentato, è stato approvato un “Piano d’Azione Nazionale”, che ha sinora portato all’arresto di oltre 9.000 persone, tra le quali almeno 3.000 religiosi.

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