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Le ragioni della pace


Oltre all’attività di Papa Francesco per la ricerca di una soluzione, si sono aggiunte a vario titolo anche Cina e India, mentre nelle opinioni pubbliche europee prevale chi vorrebbe la fine immediata del conflitto

Pietro Mattonai Pietro Mattonai
[PISA] Giornalista, scrive di geopolitica vaticana su diverse testate, occupandosi soprattutto di Chiesa cattolica negli Stati Uniti.

Oltre all’attività di Papa Francesco per la ricerca di una soluzione, si sono aggiunte a vario titolo anche Cina e India, mentre nelle opinioni pubbliche europee prevale chi vorrebbe la fine immediata del conflitto

L’incontro di fine marzo tra Xi Jinping e Vladimir Putin a Mosca ha aperto a un nuovo orizzonte nel conflitto in Ucraina. Fuori da ogni grammatica ideologica sulle dinamiche e le sorti della guerra, che non prenda dunque in considerazione le speranze di ognuno, il coinvolgimento di Pechino è un possibile punto di svolta per lo stallo orientale al confine tra gli oblast’ Donetsk e Lugansk e la Russia. Soprattutto se, come anticipato anche da Kiev, il Presidente cinese dovesse poi avere un confronto – seppur soltanto telefonico – con il suo omologo Volodymyr Zelensky.

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