Qualche cambio di poltrona tra vincitori e vinti al Parlamento Europeo, tra paesi che diventano più influenti e quelli il cui peso politico diminuisce. Gli eurodeputati maltesi, in coincidenza della presidenza Ue, sono quelli che in termini relativi hanno ottenuto sicuramente di più dal cambio di rotta parlamentare. A seguire i politici Ue lituani, cechi, svedesi e italiani. Mentre i croati sono i principali perdenti a questo giro. È quanto emerge da un’analisi di Vote Watch Europe.
Anche la Germania e l’Inghilterra hanno ceduto posizioni: la prima perché ha perso la poltrona di presidente del Parlamento Ue occupata da Martin Schulz fino a poche settimane fa e la seconda perché inizia a sentire le conseguenze della Brexit . Ma in quest’ultimo caso c’è da dire gli inglesi non hanno perso quanto ci si potesse aspettare, almeno finora. I tedeschi rimangono comunque i più influenti all’interno del Parlamento Europeo. In generale quasi tutte le posizioni chiave nelle commissioni parlamentari sono rimaste agli stessi gruppi politici che le occupavano ad eccezione della presidenza della Conferenza dei presidenti delle commissioni dove è stata eletta Cecilia Wikstrom dei Democratici e Liberali che ha preso il posto di Jerzy Buzek dei Popolari.
Il ritorno di Forza Italia in carica e i riposizionamenti dei partiti all’Eurocamera
Con l’avvento di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo e di Stefano Maullu come vicepresidente della Commissione Cultura, Forza Italia si riscatta e rafforza l’ala più centrista del partito. Tajani difatti non ha buone relazioni con Matteo Salvini , leader della Lega Nord che lo ha recentemente definito “servo della Merkel” per la sua vicinanza al partito della Premier tedesca Cristiano e Democratici (CDU). Anche la delegazione maltese dei popolari Ue (PPE) può dirsi soddisfatta con l’elezione di Roberta Metsola a coordinatrice del gruppo nella commissione Affari Interni (LIBE). Posizione estremamente importante perché sarà questa commissione ad occuparsi della riforma di Dublino e delle decisioni in tema di rifugiati : i maltesi sono a favore di una redistribuzione dei richiedenti asilo tra i paesi Ue. Questa posizione era prima occupata dal partito dei Cristiano Sociali di Manfred Weber, leader del PPE, che si oppone invece alla politica di immigrazione della Merkel. All’interno del PPE questo partito ha perso un po’ di peso. Anche il Nuovo Centro Destra ha perso la poltrona della Commissione per l’Ambiente occupata finora da Giovanni La Via così come il partito di Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, ha perso la poltrona di coordinatore dei presidenti delle commissioni parlamentari. A uscire vincitore paradossalmente è anche il Partito Democratico, nonostante la sconfitta di Gianni Pittella che era il candidato concorrente a Tajani. Il PD ha conquistato due posizioni chiave all’interno del Gruppo dei Socialisti e Democratici: Alessia Mosca è diventata coordinatrice del Gruppo nella Commissione Commercio e Nicola Danti in quella per l’Industria ed Energia. Strategico è il ruolo della Mosca perché la maggior parte degli eurodeputati S&D italiani si è espressa sempre a favore di accordi commerciali internazionali come il CETA a differenza della metà dei colleghi di partito. Ottiene un po’ di visibilità anche il piccolo partito dell’Alleanza di Sinistra polacco che è riuscito a eleggere vicepresidente dell’Eurocamera ,Boguslaw Liberadzki, mentre a livello nazionale soffre nell’ottenere una performance elettorale migliore.
Tra gli effetti della Brexit si possono annoverare l’uscita del partito Laburista dai ruoli di coordinamento del Gruppo S&D al Commercio e agli Affari Esteri, anche se questi movimenti potrebbero essere attribuiti alle posizioni più radicali assunte dagli eurodeputati laburisti su questi temi dopo l’avvento di Corbyn a leader del partito. La Germania perde la posizione chiave di presidente del Parlamento Ue ora che Martin Schulz sfiderà la Merkel alle elezioni e il coordinatore per la Commissione Ambiente Matthias Groote che ha lasciato il Parlamento Europeo presentarsi a elezioni locali .
Per quanto riguarda i Democratici e Liberali che hanno formato la coalizione per l’elezione di Tajani , è il partito ceco centrista ANO 2011 ad ottenere di più: una vicepresidenza dell’Europarlamento, un coordinatore della Commissione Trasporti e un vicepresidente alla Commissione per il Mercato Interno.
Qualche cambio di poltrona tra vincitori e vinti al Parlamento Europeo, tra paesi che diventano più influenti e quelli il cui peso politico diminuisce. Gli eurodeputati maltesi, in coincidenza della presidenza Ue, sono quelli che in termini relativi hanno ottenuto sicuramente di più dal cambio di rotta parlamentare. A seguire i politici Ue lituani, cechi, svedesi e italiani. Mentre i croati sono i principali perdenti a questo giro. È quanto emerge da un’analisi di Vote Watch Europe.