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Così il porno sgretola i miti sociali cinesi


Il porno in Cina è vietato perché “inquina lo spirito”. Ma tra app e abili siti locali, la maggioranza dei cittadini ha aggirato i censori almeno una volta. E tra i consumatori crescono le donne, rivela una ricerca che sfata molti tabù. E include l’hardcore nel sogno di una nuova Cina

Cicliste davanti al cantiere della sede centrale del Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, bersagliato dall'ironia dei blogger prima del fine dei lavori. REUTERS

Il porno in Cina è vietato perché “inquina lo spirito”. Ma tra app e abili siti locali, la maggioranza dei cittadini ha aggirato i censori almeno una volta. E tra i consumatori crescono le donne, rivela una ricerca che sfata molti tabù. E include l’hardcore nel sogno di una nuova Cina

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