Questo giornale ha cercato di informare i suoi lettori su tutto quanto è accaduto nel mondo negli ultimi 10 anni, provando a indagare oltre i fenomeni e al di là della cronaca, fornendo dati, proiezioni e analisi originali, frutto di studio, di consultazioni, di lavoro giornalistico sul campo, che ci hanno aiutato anche ad anticipare i fatti.
Come con il numero scorso, nel quale abbiamo dedicato l’editoriale “east-west” all’inquietante fenomeno dei Foreign fighters, salvo poi ritrovarceli protagonisti del più cruento atto di terrorismo degli ultimi anni nel cuore dell’Europa.
È arrivato il momento di essere chiari su quali sono i nostri orizzonti, in un mondo sempre più confuso e complesso. Vogliamo “metterci la faccia”, essere certi di avere lettori – che stanno aumentando e provengono da ogni parte del globo – che s’identifichino nella nostra linea o almeno che ci trovino credibili.
In altri termini, è venuto il momento di dire chiaramente che tra chi critica ogni giorno il modello d’integrazione europea e chi lavora per farlo funzionare, noi stiamo con i secondi! Che tra chi ritiene che i fenomeni migratori vadano “bloccati” erigendo muri e chi non si dà per vinto e ricerca nuove ricette per promuovere l’integrazione, noi scegliamo questi ultimi! Che tra chi sostiene che i terroristi islamici siano stati provocati da vignette di cattivo gusto e chi ritiene la libertà di espressione un bene inalienabile dell’uomo, noi scegliamo la libertà!
Che tra chi pensa che il modello occidentale solidaristico ideale sia quello del secolo scorso e chi propone una nuova interpretazione della convivenza democratica, dove competenza, imprenditorialità e merito non siano bestemmie, noi vogliamo impegnarci con questi ultimi a trovare la strada della ripresa e dell’uscita dalla crisi, che non è solo economica ma è anche sociale e culturale…
Crediamo che i nostri lettori vogliano che, quando dai pulpiti di Davos, i pur autorevoli Roubini o Paulson prevedono sciagure (“la frantumazione dell’euro entro fine 2012!”) sbagliando completamente previsioni, noi siamo tempestivi, coraggiosi e chiari nel contrastare le idee propagandistiche con analisi serie e approfondite.
Insomma, noi ci prefiggiamo di restare insieme ai nostri lettori per altri 10 anni, animando una comunità sempre più coesa e un dibattito sempre più autorevole.
Come con il numero scorso, nel quale abbiamo dedicato l’editoriale “east-west” all’inquietante fenomeno dei Foreign fighters, salvo poi ritrovarceli protagonisti del più cruento atto di terrorismo degli ultimi anni nel cuore dell’Europa.