Il Mediterraneo continua a riempirsi di sangue. Muore chi cerca speranza e chi tra una morte sicura e una piccola speranza di vita per la lunga traversata via mare che lo attende in condizioni disumane, sceglie la seconda. Le ultime tragedie sono di questi giorni ancora più drammatiche vista la tensione internazionale e il deteriorarsi della situazione libica.
Vittime nel mediterraneo, dati Mare Nostrum e Triton
Drammatiche sono le cifre: tra il 1988 e il settembre 2014 nel mar Mediterraneo sono morte ben 21.344 persone. Tra il 2011 e il 2012 duemila e nel 2013 più di 600. Queste sono le cifre che si riferiscono ai corpi trovati e identificati in qualche modo. Ma il numero dei dispersi è certamente superiore. Dai dati di Amnesty Intenational nel 2014, fino a settembre, sono morte 2500 persone, 2200 solo da inizio giugno.
Gli effetti di Triton
Mare Nostrum è stata un’operazione a carico dell’Italia, costata circa 9,5 milioni di euro al mese mentre Triton costa molto meno circa 3 milioni, finanziata dal bilancio di Frontex, l’Agenzia per il controllo delle frontiere esterne. Ma Triton non ha le stesse funzioni di soccorso di Mare Nostrum.
Da inizio 2015 ci sono stati 58 sbarchi, 6.176 migranti e 200mila sono pronti a partire. Le vittime da quando è stato sospeso Mare Nostrum sono aumentate del 60% rispetto a un anno fa, secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati “I numeri – spiegano le eurodeputate Toia, Kyenge, Schlein e Costa – dimostrano che il presunto effetto pull-out di Mare Nostrum ipotizzato sia dalle autorità di Frontex che dal Viminale non c’è mai stato. Anzi, sono aumentate le vittime. Abbiamo denunciato sin dall´inizio l´inadeguatezza dell´operazione Triton, che non ha mezzi sufficienti, né un chiaro mandato di Search&Rescue, e che può spingersi solo fino a 30 miglia dalle acque territoriali italiane, contro le 172 di Mare Nostrum. Non si risolve il problema arretrando la linea d´intervento, così l´Europa viene meno alle proprie responsabilità giuridiche e morali”. Mare Nostrum dall’ottobre 2013 ha salvato circa 138.866 persone. Ma comunque non abbastanza. Per il presidente Martin Schulz che sostiene “Triton deve essere migliorato per raggiungere quello che ha fatto Mare Nostrum, che non era comunque sufficiente”. Ciò che manca, ha ribadito anche il Presidente del Parlamento Europeo, è una politica migratoria unica europea.
Frontex, Italia troppi interventi fuori area
Secondo Frontex l’Italia avrebbe compiuto troppi interventi di soccorso ai migranti fuori dalle competenze di Triton, soprattutto della guardia costiera. La stessa che in questi giorni avvicinatasi alle coste libiche, dopo aver salvato dei naufraghi è stata minacciata da uomini armati e costretta a lasciare il barcone degli scafisti. I soccorsi dell’Italia fuori dalle zone di Triton nel tentativo di salvare vite umane, sono stati ritenuti dal Direttore di Frontex Klaus Roesler inutili e costosi. “La crisi umanitaria che aveva reso necessaria l’operazione Mare nostrum non è finita. Mentre le persone continuano a fuggire dalla guerra e dalla persecuzione e centinaia di esse a morire in mare, gli stati membri dell’Unione europea devono smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia”, ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.