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Dopo Brexit, Londra si affaccia sul Pacifico


Il Regno Unito ha avviato la procedura d’ingresso all’area di libero scambio trans-pacifica: dopo Brexit, Londra cerca nuovi partner commerciali dall’altra parte del mondo

Se un accordo sulle relazioni post Brexit non si fosse sottoscritto, il Regno Unito si sarebbe trovato nel bel mezzo delle acque agitate del commercio internazionale. D’altro canto, il nuovo trattato che regola i rapporti tra Londra e Bruxelles non può essere sufficiente per il Governo di Boris Johnson, che della libertà di decidere il futuro dei britannici ne ha reso il cavallo di battaglia prima, durante e dopo il referendum per abbandonare l’Unione europea.

Da mesi si menzionava l’interesse di Downing Street verso il Comprehensive and Progressive Trans-Pacific Partnership, l’area di libero scambio di cui fanno parte Australia, Nuova Zelanda, Canada, Giappone, Messico, Singapore e Vietnam, con Brunei, Cile, Malaysia e Perù in attesa che ratifichino l’ingresso nel trattato. Ora, arriva l’ufficialità della richiesta per diventarne membri, con la Segretaria al Commercio Internazionale Liz Truss che ha annunciato l’avvio delle negoziazioni.

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