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Praga ora chiude le porte alla storica comunità vietnamita


Un praghese su cento è di origine vietnamita. I primi sono arrivati negli anni '60 quando la Cecoslovacchia socialista accoglieva gli studenti del Vietnam comunista. Oggi all’economia serve manodopera straniera, ma il governo ceco blocca tutti i visti. Per colpire la criminalità asiatica, dice

Grand Hotel Europa, Praga, Repubblica Ceca. REUTERS / David W Cerny

Un praghese su cento è di origine vietnamita. I primi sono arrivati negli anni ’60 quando la Cecoslovacchia socialista accoglieva gli studenti del Vietnam comunista. Oggi all’economia serve manodopera straniera, ma il governo ceco blocca tutti i visti. Per colpire la criminalità asiatica, dice

Dal 18 luglio di quest’anno la Repubblica Ceca ha smesso di concedere permessi di residenza per motivi di lavoro o per aprire attività commerciali a tutti i cittadini vietnamiti. Una misura straordinaria che va a colpire una comunità numerosa e radicata. Secondo dati 2017 del ministero degli Interni ceco, oggi i 60mila vietnamiti sono il terzo gruppo di stranieri nel Paese, superati solo da ucraini e slovacchi. Un numero che non comprende almeno 5mila vietnamiti di seconda generazione e di cittadinanza ceca. Questi ultimi sono talvolta definiti banánové děti ossia “ragazzi banana”, per via del loro aspetto orientale che nasconde un’identità europea.

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