Jean Nouvel, architetto francese di fama internazionale e figura emblematica della ricerca architettonica contemporanea, è anche protagonista dell’ultima mostra allestita dalla Gagosian gallery nel suo distaccamento greco, ovvero negli spazi della centralissima galleria ateniese. Per la prima volta in questa capitale, la terza per la Gagosian dopo Londra e Parigi, Jean Nouvel non è nuovo alle incursioni in campo artistico, il suo antico amore prima dell’incontro con l’universo architettura.
In effetti, Jean nacque nel 1945 a Fumel, paese non lontano da Tolosa, e frequentò l’Accademia delle Belle Arti a Bordeaux e poi a Parigi, gettando le basi per una carriera di pittore che non decollò mai, a causa di una deviazione che lo portò allo studio Claude Parent, il più visionario e rivoluzionario architetto della capitale. Nouvel iniziò a lavorare con Parent – appena ventiduenne – alla fine degli anni Sessanta, proprio quando nuove visioni, provocazioni e stimoli facevano ribollire gli animi dei giovani europei. Quello di Nouvel non ne fu risparmiato, e fu in quel periodo che Jean consolidò la propria esperienza come architetto, facendo di questo mestiere una missione. Oltretutto, si rese conto che l’architettura poteva essere un terreno fertile per coltivare in parallelo le sue sperimentazioni di artista plastico e designer, concentrandosi soprattutto sulle evoluzioni tecniche in termini di superfici e di luce, sempre protagoniste delle sue costruzioni.
Quel periodo di formazione all’atelier Parent plasmò un archistar che oggi, a distanza di qualche decennio, vanta premi e riconoscimenti ai quattro angoli del globo, oltre ad aver firmato con le proprie creazioni alcuni dei luoghi più famosi del mondo. Parliamo della Foundation Cartier di Parigi (1993), dell’Opera de Lyon (1993), della Galerie Lafayette di Berlino (1995), oltre all’ampliamento del Museo Reina Sofia di Madrid e della Torre Agbar, simbolo di Barcellona.
Il circuito delle Gagosian galleries, fondato a Los Angeles nel 1980 e ampliato in trent’anni fino a contare sedici spazi espositivi in tre continenti, porta con sé un’analoga storia di perseveranza e successo, e celebra Nouvel ad Atene con una personale dedicata ai suoi lavori come designer.
Nel caso della mostra Triptyques egli ha infatti realizzato un ibrido tra architettura ed arte, una serie di specchi colorati in edizione limitata, accompagnati da una scultura dal titolo Boîte à outils (Tool Box). Questi lavori derivano evidentemente da visioni alternative che caratterizzano da decenni il suo modo di progettare gli edifici; avendo come protagoniste quattro strutture specchianti – diverse tra loro per colore e orientamento – la mostra è un tripudio di superfici colorate e brillanti, assemblate in modo da formare ognuna un trittico con un pannello fisso e due pannelli mobili. Accanto agli specchi, una cassetta degli attrezzi in acciaio inox sovradimensionata vuole offrire al pubblico uno spunto di riflessione sulla quotidianità e su ciò che normalmente può passare inosservato.
Citando Nouvel “Architettare è un modo di determinare sensazioni, esattamente come in letteratura, pittura e scultura. Semplicemente bisogna tendere a quello che dico sempre: “Rispondere a una domanda che non viene mai fatta”. Che cosa trasmettiamo al di là del progetto? Tutto quello che rientra nell’ordine delle emozioni e nella trascrizione, in termini di sensibilità espressiva, dei grandi temi di un’epoca… l’architettura come madre, madre delle arti sicuramente, che può accogliere altre discipline artistiche e, in questo senso, può essere considerata un’arte.”
Jean Nouvel – Triptyques
Gagosian gallery, Atene
26 maggio – 30 luglio 2016
http://www.gagosian.com/exhibitions/jean-nouvel–may-26-2016
Jean Nouvel, architetto francese di fama internazionale e figura emblematica della ricerca architettonica contemporanea, è anche protagonista dell’ultima mostra allestita dalla Gagosian gallery nel suo distaccamento greco, ovvero negli spazi della centralissima galleria ateniese. Per la prima volta in questa capitale, la terza per la Gagosian dopo Londra e Parigi, Jean Nouvel non è nuovo alle incursioni in campo artistico, il suo antico amore prima dell’incontro con l’universo architettura.