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Rohingya, accordo di rimpatrio senza garanzie fra Myanmar e Bangladesh


In attesa della visita di papa Francesco, il governo di Dacca e quello di Naypyidaw firmano un accordo che prevede il rimpatrio di parte dei profughi. Ma cosa succederà ai Rohingya una volta tornati in patria non è dato saperlo

Rifugiati Rohingya in fila per il cipo nel campo di Hakim Para vicino a Cox's Bazar, Bangladesh, il 21 novembre 2017. REUTERS / Susana Vera

In attesa della visita di papa Francesco, il governo di Dacca e quello di Naypyidaw firmano un accordo che prevede il rimpatrio di parte dei profughi. Ma cosa succederà ai Rohingya una volta tornati in patria non è dato saperlo

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