Avanza la collaborazione strategica tra Russia e Cina. Ma la loro non è una partnership alla pari: troppe disparità e interessi coincidenti
Il Presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia sta aiutando la Cina a munirsi di un sistema di allerta contro i lanci di missili balistici. Si tratta di sistemi composti da radar terrestri e da satelliti spaziali, che fin dai tempi della Guerra Fredda erano in dotazione soltanto della Russia e degli Stati Uniti. A detta di Putin, lo sviluppo del sistema “accrescerà radicalmente la capacità difensiva della Cina”.
L’annuncio è un chiaro segno dell’avanzamento della collaborazione strategica tra Russia e Cina. Tra i due Paesi è certamente in corso un avvicinamento in tanti settori – soprattutto in quello energetico –, favorito forse anche dai buoni rapporti personali tra Putin e Xi Jinping, ma parlare di partnership resta complicato.
Pur mettendo da parte le disparità economiche e di potenza, infatti, l’amicizia tra Russia e Cina non può essere considerata un rapporto alla pari perché Mosca dipende da Pechino molto più del contrario: quello cinese è un mercato imprescindibile per le materie prime russe, e lo yuan – la moneta in uso nella Repubblica Popolare – guadagna sempre più spazio nelle riserve di valuta straniera di Mosca come sostituto del dollaro.
Bisogna poi tener conto del fatto che gli interessi geopolitici di Cina e Russia si sovrappongono in diverse zone del mondo. Innanzitutto nell’Asia Centrale, considerata da entrambi i Paesi una regione strategica nella quale proiettare la propria influenza. E poi anche nell’Artico, area cruciale sotto tanti aspetti, verso la quale sia Mosca che Pechino avanzano pretese. Per il momento, nel Grande Nord prevale la collaborazione: Cina e Russia sono partner nell’importante progetto Arctic Lng 2 per lo sfruttamento di un enorme giacimento di gas naturale in Siberia.
@marcodellaguzzo
Avanza la collaborazione strategica tra Russia e Cina. Ma la loro non è una partnership alla pari: troppe disparità e interessi coincidenti