Tra Russia e Svezia non tira una buona aria. Era dalla Guerra fredda che non si registrava una simile mobilitazione di truppe, aerei e veicoli da parte svedese
Tra Russia e Svezia non tira una buona aria. Era dalla Guerra fredda che non si registrava una simile mobilitazione di truppe, aerei e veicoli da parte svedese
La Svezia ha rafforzato la propria presenza militare sull’isola di Gotland, nel mar Baltico, in risposta a un’esercitazione russa tenutasi la settimana scorsa. Da allora l’allerta è parzialmente rientrata, anche se era dalla fine della Guerra fredda che non si registrava una simile mobilitazione di truppe, aerei e veicoli da parte svedese.
Gotland è una località turistica ma anche un’isola strategicamente importante per Stoccolma e per la Nato – la Svezia non ne fa parte, ma ne è alleata – vista la sua posizione geografica: si trova nel mar Baltico, a poca distanza sia da San Pietroburgo che dall’exclave russa di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania.
Le tensioni nel Baltico tra la Nato e la Russia
Ad aver messo in agitazione le autorità svedesi è stata un’esercitazione militare russa partita proprio da Kaliningrad e conclusasi con la simulazione di un’invasione anfibia nei pressi di San Pietroburgo. Secondo un esperto sentito dal New York Times, l’esercitazione rientrava nell’operazione Ocean Shield, messa a punto da Mosca per migliorare la prontezza della propria marina.
La reazione di Stoccolma si spiega con la crescita delle tensioni tra l’Occidente e la Russia dopo l’annessione della Crimea nel 2014, che ha spinto la Natoa spostare il suo focus verso est. A sua volta, l’esercitazione della Russia può essere interpretata come una risposta alla maggiore presenza della Nato nel mar Baltico.
La mobilitazione militare della Svezia – parafrasando le parole della Ministra degli Esteri Ann Linde – è servita a dimostrare a Mosca che Stoccolma dispone di un esercito preparato e reattivo. Le forze armate hanno fatto sapere che l’obiettivo della missione a Gotland era di rafforzare la sorveglianza del mar Baltico, anche se il rischio di un attacco è basso.
La militarizzazione di Gotland
L’aggressività russa nella regione del Baltico aveva già indotto il Governo svedese ad aumentare le spese per la difesa, che probabilmente continueranno a crescere ancora.
Nel 2015 la Svezia ha stanziato nuovamente delle truppe a Gotland, dopo il loro ritiro nel 2005: da allora, il loro numero è passato da circa 50 a oltre 300. A giugno dell’anno scorso, invece, è stata annunciata l’installazione di un nuovo sistema missilistico terra-aria sull’isola.
La Svezia ha rafforzato la propria presenza militare sull’isola di Gotland, nel mar Baltico, in risposta a un’esercitazione russa tenutasi la settimana scorsa. Da allora l’allerta è parzialmente rientrata, anche se era dalla fine della Guerra fredda che non si registrava una simile mobilitazione di truppe, aerei e veicoli da parte svedese.
Gotland è una località turistica ma anche un’isola strategicamente importante per Stoccolma e per la Nato – la Svezia non ne fa parte, ma ne è alleata – vista la sua posizione geografica: si trova nel mar Baltico, a poca distanza sia da San Pietroburgo che dall’exclave russa di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania.
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