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La crisi della Sinistra mediterranea


Il fallimento dei partiti, l’esplosione dei movimenti, le loro prove di Governo. A 14 anni dalla crisi globale del 2008, cosa resta di queste esperienze politiche e da dove ripartire

Riccardo Pennisi Riccardo Pennisi
Analista di affari internazionali, geografia politica e tendenze globali. Da sempre si occupa del rapporto tra persone, territorio e arena pubblica.

Il fallimento dei partiti, l’esplosione dei movimenti, le loro prove di Governo. A 14 anni dalla crisi globale del 2008, cosa resta di queste esperienze politiche e da dove ripartire

Al momento di entrare in Parlamento a votare la nuova legge sul lavoro, il deputato spagnolo Alberto Casero non si sarebbe certo aspettato di diventare un eroe della sinistra europea. La riforma, voluta dal Governo socialista di Pedro Sánchez e scritta dalla vice-premier Yolanda Díaz, comunista e affiliata a Podemos, era un provvedimento cardine del governo di coalizione di Madrid. Coalizione, appunto, tra sinistra tradizionale e sinistra radicale; alleanza cementata dal declino della prima e dal rinvigorirsi della seconda, negli anni passati, grazie alle devastanti conseguenze sociali ed economiche della crisi scoppiata in tutto il mondo dopo il 2008, ma pesantissime in un’Europa meridionale caratterizzata da economie fragili e indebitate. E paralizzata dalle ricette economiche restrittive decise da Bruxelles.

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