Sono cinque, ma dovrebbero essere di più. Magari non tredici come le squadre europee ma quantomeno otto, come quelle centro e sud americane. Non per par condicio, quanto piuttosto perché se lo meritano.

Per il numero di talenti che sfornano ogni anno, per il livello di gioco raggiunto, per le vittorie nei campionati mondiali juniores, per l’amore che il continente nutre nei confronti del calcio.
Stiamo parlando delle squadre africane che parteciperanno al mondiale di calcio brasiliano che inizierà tra poche settimane. Cinque squadre, forti ma discontinue. Piene di fisicità e tecnica, ma con poca disciplina. Algeria, Nigeria, Cameroon, Costa d’Avorio, Ghana, proveranno a raggiungere quelle semifinali che mai nessuna squadra africana è riuscita a raggiungere nella storia.
Ci riusciranno? Difficile dirlo, soprattutto per l’imprevedibilità delle squadre africane.
Il Ghana sfiorò la semifinale nel 2010, sarebbe un miracolo se si ripetesse. Nonostante una buona squadra nella quale spiccano su tutti Kevin Prince Boateng, Asamoah Gyan, Andre Ayew e Kwadwo Asamoah, le semifinali sembrano un traguardo davvero proibitivo per le Black Stars che restano ad ogni modo una squadra compatta, preparata, che gioca un bel calcio e in grado di mettere in difficoltà chiunque.
Dovranno affrontare USA, Germania e Portogallo nel girone, proibitivo ma non impossibile. Proibitiva ma non impossibile anche la missione dell’Algeria, qualificatasi ai mondiali dopo uno spareggio sanguinoso con il Burkina Faso (12 morti e 200 feriti nel post partita).
La nazionale che avrebbe potuto avere nel corso degli anni, se solo non avessero preferito la Francia, giocatori come Zidane, Benzema, Nasri, si ritrova in un girone abbordabile con Russia, Sud Korea e Belgio, ma le chance di andare molto avanti nella manifestazione sono ridotte al lumicino.
Incognite sono invece le altre tre squadre, Cameroon, Nigeria e Costa d’Avorio, tre squadre dal potenziale immenso, che hanno fatto la storia del calcio africano. Anche se non pare essere in uno dei momenti migliori il Cameroon è alla sesta partecipazione mondiale nelle ultime sette edizioni. Eto’o è invecchiato ma rimane un bomber di razza, così come, nella Costa d’Avorio, Drogba. Due trascinatori che potrebbero tornare a brillare in Brasile.
Per molti la Costa d’Avorio è la squadra africana più forte, quella che potrebbe fare il botto. Può darsi, ma non è da sottovalutare la Nigeria, squadra giovane, zeppa di talento. Si trova in un girone con Iran, Bosnia Herzegovina e Argentina. Può farcela e poi sulle ali dell’entusiasmo chissà…
D’altronde su quindici campionati del mondo FIFA juniores quattro li ha vinti proprio la Nigeria, l’ultimo nel 2013, per cui perché non potrebbe ben figurare in Brasile e raggiungere le tanto agognate semifinali?
Sono cinque, ma dovrebbero essere di più. Magari non tredici come le squadre europee ma quantomeno otto, come quelle centro e sud americane. Non per par condicio, quanto piuttosto perché se lo meritano.