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Spagna, il proporzionale inceppato


Dopo le elezioni, Sànchez e Iglesias, un tempo acerrimi nemici, trovano l’accordo per scongiurare l’ennesimo stallo e frenare l’avanzata della destra

Il leader del Psoe Pedro Sánchez durante la campagna elettorale. REUTERS/Sergio Perez

Dopo le elezioni, Sànchez e Iglesias, un tempo acerrimi nemici, trovano l’accordo per scongiurare l’ennesimo stallo e frenare l’avanzata della destra

Lo scorso novembre gli spagnoli sono tornati alle urne per la seconda volta nel corso dell’ultimo anno, portando a quattro le tornate elettorali celebrate a partire dal 2015. Numeri che evidenziano un’instabilità convertitasi ormai in marchio di fabbrica della politica spagnola, chiamata a gestire una complicata fase di transizione verso il pluripartitismo, iniziata con il tramonto dell’alternanza tra socialisti e popolari che ha dominato a lungo la scena politica post-franchista.

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