Incriminato un funzionario con ampio accesso a informazioni segrete. Preoccupati i Five Eyes. Possibili contatti con una rete di narcotrafficanti
Il Canada sta cercando di rassicurare i suoi alleati dopo l’arresto, nei giorni scorsi, di un funzionario di alto livello della polizia accusato di spionaggio. L’uomo incriminato si chiama Cameron Ortis ed era a capo del Centro di coordinamento dell’intelligence nazionale: aveva accesso a informazioni riservate, anche provenienti da Paesi partner, e si teme quindi che possa aver condiviso questi segreti con agenti stranieri o con organizzazioni criminali e terroristiche.
Il Canada fa parte di un gruppo per la condivisione di intelligence denominato Five Eyes (“Cinque Occhi”) assieme a Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda. I membri dell’alleanza sono preoccupati che informazioni rilevanti per la propria sicurezza nazionale possano essere finite nelle mani di Governi avversari. Non è chiaro se questo sia effettivamente avvenuto – il New York Times ha sottolineato che Ortis conosce il cinese mandarino –, ma il caso resta comunque molto grave.
Nelle ultime ore è emersa la possibilità di un contatto tra Ortis e Vincent Ramos, imprenditore canadese in carcere negli Stati Uniti per aver venduto telefoni criptati a gruppi criminali, permettendogli di gestire i loro traffici senza essere intercettati. La maggior parte dei telefoni venduti dall’azienda di Ramos, Phantom Secure, venivano acquistati da criminali australiani. Uno dei maggiori clienti di Ramos era Owen Hanson, boss del narcotraffico che aveva creato un vasto network criminale focalizzato sul contrabbando di cocaina verso l’Australia. Canberra, tra l’altro, è un membro dei Five Eyes.
@marcodellaguzzo
Incriminato un funzionario con ampio accesso a informazioni segrete. Preoccupati i Five Eyes. Possibili contatti con una rete di narcotrafficanti