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Il muro con il Messico non fermerà l’epidemia degli oppioidi


Negli Usa la chiamano opidemic ed è davvero “un'emergenza sanitaria", come ha detto Trump giovedì. Ma sigillare il confine meridionale non serve. Perché l’eroina non passa dal deserto. E tra le vittime, crescono in modo vertiginoso quelle uccise da overdose di antidolorifici

Un murale rappresenta la dipendenza da eroina Una donna cammina da un dipinto raffigurante tossicodipendenti di eroina in un parco nella città di confine di Ciudad Juarez, stato messicano di Chihuahua. REUTERS/Tomas Bravo

Negli Usa la chiamano opidemic ed è davvero “un’emergenza sanitaria”, come ha detto Trump giovedì. Ma sigillare il confine meridionale non serve. Perché l’eroina non passa dal deserto. E tra le vittime, crescono in modo vertiginoso quelle uccise da overdose di antidolorifici

Nel dichiarare l’epidemia degli oppioidi un’emergenza sanitaria nazionale, Donald Trump ha nuovamente trasformato una crisi interna agli Stati Uniti in una questione di politica estera. Nel suo discorso di giovedì 26, nel quale ha annunciato le nuove misure di contrasto a questa «tragedia umana» – lo è davvero, come vedremo – il Presidente ha infatti affermato che «uno sconcertante 90% dell’eroina in America proviene da sud del confine, dove costruiremo un muro che sarà di grande aiuto per questo problema».

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