Una vittoria per Donald Trump, vola l’ultra-destra all’interno del Partito Repubblicano: un messaggio agli elettori e alla Presidenza Biden
Dopo settimane di incertezze e di nomi letteralmente bruciati, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti elegge un nuovo speaker, che riflette esattamente il volere dell’ala ultra-destra del Partito Repubblicano. È stato scelto Mike Johnson come successore di Kevin McCarthy, quest’ultimo risultato fin troppo moderato per i trumpiani del Grand Old Party, che hanno preferito per l’importante incarico legislativo una figura vicina all’ex Presidente, definito dal New York Times, tra gli architetti del tentativo di inficiare le elezioni del 2020.
Rappresentante della Louisiana, Johnson incarna l’ideale ideologico dell’elettorato repubblicano oramai scivolato definitivamente su posizioni oltranziste: contrario all’aborto, all’omosessualità, ai matrimoni gay. Cristiano evangelico, il nuovo speaker della Camera ha citato la Bibbia nel suo discorso d’insediamento. Ma non solo: il suo atteggiamento verso la politica estera aiuterà a dar peso alla parte di Congresso che si oppone a nuovi aiuti all’Ucraina.
“Non dovremmo inviare ulteriori 40 miliardi di dollari se il nostro confine è nel caos, tra prezzi del gas altissimi e le famiglie americane in difficoltà”, disse Johnson. Recentemente, ha parlato apertamente di “politiche distruttive” dei Democratici in riferimento all’economia e alla sicurezza. “Dobbiamo smetterla di aprire i confini, le migrazioni minano le nostre comunità e causano l’innalzamento della criminalità”. E ancora: “Dobbiamo cambiare questa transizione forzata verso il green, non ha senso”, prendendosela con le politiche di lotta al climate change.
Un quadro che offre un’idea precisa del complicato futuro politico interno — e di riflesso verso l’estero — degli States, a un anno dalle elezioni presidenziali e, nel breve periodo, il rischio di shutdown laddove non ci fosse un incontro tra le posizioni democratiche e repubblicane. I lawmakers avranno tempo fino a metà novembre per evitare una simile situazione, diversamente il Governo federale rimarrà senza fondi, con tutte le conseguenze del caso.
Il GOP è pronto a dar battaglia, forte di un nuovo leader proiettato agli onori delle cronache nel giro di pochi giorni, fatto che gli ha permesso di acquisire immediatamente uno standing valoriale di peso. Trump si è immediatamente congratulato col nuovo speaker, rivendicando il suo ruolo nell’elezione di Johnson. Visibilità importante per il candidato alla Casa Bianca che, salvo problematiche giudiziarie, sembra proiettato ad essere, ancora una volta, il rappresentante dei Repubblicani nella sfida contro Biden. Ad oggi, i sondaggi danno i due testa a testa, con Trump leggermente favorito con un +0.7%.
Dopo settimane di incertezze e di nomi letteralmente bruciati, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti elegge un nuovo speaker, che riflette esattamente il volere dell’ala ultra-destra del Partito Repubblicano. È stato scelto Mike Johnson come successore di Kevin McCarthy, quest’ultimo risultato fin troppo moderato per i trumpiani del Grand Old Party, che hanno preferito per l’importante incarico legislativo una figura vicina all’ex Presidente, definito dal New York Times, tra gli architetti del tentativo di inficiare le elezioni del 2020.
Rappresentante della Louisiana, Johnson incarna l’ideale ideologico dell’elettorato repubblicano oramai scivolato definitivamente su posizioni oltranziste: contrario all’aborto, all’omosessualità, ai matrimoni gay. Cristiano evangelico, il nuovo speaker della Camera ha citato la Bibbia nel suo discorso d’insediamento. Ma non solo: il suo atteggiamento verso la politica estera aiuterà a dar peso alla parte di Congresso che si oppone a nuovi aiuti all’Ucraina.