Sumangali: la schiavitù in dote
Sempre più giovani donne indiane migrano dai villaggi nelle arretrate campagne verso le nuove zone di espansione economica in città, dove spesso trovano lavoro nell’industria tessile. Nonostante le illusioni iniziali, le condizioni lavorative sono estenuanti e pericolose, e molte ragazze portano sui loro corpi mutilati il segno visibile delle promesse infrante e dei diritti negati. Queste giovani in bilico tra adolescenza ed età adulta, tra la modernità di un impiego nell’industria e la tradizione della dote, tra emancipazione e frustrazione, sono il simbolo stesso dell’India moderna, in perpetua evoluzione, in perenne e doloroso mutamento.
Sempre più giovani donne indiane migrano dai villaggi nelle arretrate campagne verso le nuove zone di espansione economica in città, dove spesso trovano lavoro nell’industria tessile. Nonostante le illusioni iniziali, le condizioni lavorative sono estenuanti e pericolose, e molte ragazze portano sui loro corpi mutilati il segno visibile delle promesse infrante e dei diritti negati. Queste giovani in bilico tra adolescenza ed età adulta, tra la modernità di un impiego nell’industria e la tradizione della dote, tra emancipazione e frustrazione, sono il simbolo stesso dell’India moderna, in perpetua evoluzione, in perenne e doloroso mutamento.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica