
Pescatori cinesi vengono salvati in acque giapponesi mentre due atlete, una giapponese, l’altra cinese, diventano beniamine del web nel paese sulla carta «avversario», preparando il clima del trilaterale Cina-Sud Corea-Giappone di Tokyo della prossima settimana.
In pieno clima olimpico, la scorsa settimana, la guardia costiera nipponica ha soccorso l’equipaggio di un peschereccio cinese, affondato da un mercantile greco nei pressi delle isole Senkaku/Diaoyu, isole contese comprese tra Okinawa, estremo sud del Giappone e Taiwan. Il gesto avrebbe allentato le tensioni diplomatiche tra Cina e Giappone, tanto da aver convinto, rivela Reuters, la leadership cinese a inviare il ministro degli Esteri Wang Yi al vertice trilaterale dei ministri degli esteri di Cina, Corea del Sud e Giappone che si terrà a Tokyo probabilmente la prossima settimana.
Come negli anni ’70, quando avvenne il disgelo tra Stati Uniti e Cina, anche il ping pong ha giocato la sua parte. Almeno nell’addolcire la percezione popolare del Giappone in Cina. Ai Fukuhara, 28 anni, è oggi forse l’atleta nipponica più apprezzata in Cina. Dopo la vittoria questa settimana del bronzo nella specialità a squadre, il web cinese, che con i suoi 600 milioni di utenti è tra i «termometri» sociali più affidabili dell’ex Impero di mezzo, ha mostrato tutto il suo apprezzamento. Su Weibo — il «twitter» cinese, dove Fukuhara vanta oltre 1,8 milioni di follower — la foto della medaglia di bronzo ha ottenuto più di 268mila «like» e raccolto oltre 25mila commenti, tra cui molti complimenti per l’impresa riuscita e proposte di matrimonio. Ancora più «likato» il suo post di ringraziamento alla madre e a tutti coloro che le sono stati vicini nell’arco di tutta la sua carriera.
Fukuhara era già stata al centro di un’infatuazione collettiva la scorsa settimana. Dopo la sconfitta subita l’11 agosto scorso dalla campionessa olimpica in carica, la cinese Li Xiaxia — vincitrice poi dell’argento nel singolo femminile — l’hashtag «Non piangere Ai-chan» — ai jiang bu ku —era balzato in testa ai trend topic di Weibo. Dopo la sconfitta, Fukuhara aveva scritto: «avrei voluto mostrarvi una medaglia. Mi farò forza e darò il meglio nella gara a squadre». Il messaggio aveva raccolto altri commenti di sostegno: «Hai già fatto molto», si legge in uno di questi, secondo quanto riportato dallo Shanghai Daily. «Siamo tutti con te».
L’atleta è infatti da diverso tempo un personaggio di culto Oltre muraglia: oltre a praticare uno sport considerato «feudo» cinese da quando aveva 3 anni, negli anni scorsi si è allenata con la nazionale cinese e ha ancora un’allenatrice personale cinese, l’ex giocatrice Tang Yuanyuan.
L’amore dei cinesi per Fukuhara è stato ricambiato dall’amore dei giapponesi per Fu Yuanhui, la nuotatrice cinese, bronzo nel dorso, che ha smontato il tabù delle mestruazioni tra le atlete olimpioniche dell’ex Impero di mezzo. Non solo è arrivata un’altra «proposta di matrimonio» da Sanma, noto presentatore e comico tv del Sol Levante; Fu ha riaperto un dibattito sugli effetti che il ciclo può avere sulle prestazioni delle atlete. Il tema era stato lanciato in Giappone dalla pattinatrice Akiko Suzuki, che nel 2015 aveva chiesto «maggiore comprensione» in particolare da parte degli allenatori maschi. Dopo le sue dichiarazioni, molti utenti Twitter giapponesi hanno lodato la ventenne nuotatrice per il suo coraggio. «Applausi al suo coraggio» e «Queste sono le persone in grado di cambiare il mondo», hanno scritto alcuni utenti secondo il portale news J-Cast.
Da una parte e dall’altra del Mare cinese orientale, almeno per qualche giorno, le narrazioni che dipingono i due paesi asiatici come nemici giurati e come reciproca minaccia hanno lasciato momentaneamente spazio a questi piccoli episodi, che in qualche modo sono andati ben oltre il loro significato sportivo.
@Ondariva
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