L’atteso referendum promette una riunificazione tra Nord e Sud, dalla quale trarre tutti i vantaggi economico-politici che Londra non garantisce più.
Nove mesi senza accordo tra unionisti del Democratic Unionist Party (DUP) e nazionalisti dello Sinn Féin. L’Irlanda del Nord si trova così senza governo e senza rappresentanti nella fase iniziale dei negoziati sulla Brexit.
La crisi è cominciata a gennaio, quando l’ormai scomparso Martin McGuinness, vice primo ministro e storico militante dello Sinn Féin, si è dimesso. L’obiettivo era costringere alle dimissioni Arlene Foster, la prima ministra del DUP che rifiutava di lasciare il posto, nonostante il coinvolgimento nell’inchiesta su un programma di energia pulita dai costi esorbitanti.
Abbonati per un anno a tutti i contenuti
del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di
geopolitica a € 45.
Se desideri solo l’accesso al sito e l’abbonamento alla rivista digitale, il costo
per un anno è € 20