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Tira aria di fronda per Erdogan in visita nella Cipro turca


Per il suo debutto all’estero dopo il voto, Erdogan sceglie l’entità turco-cipriota, meta con un forte valore simbolico e politico. A Nicosia trova una comunità ostile al suo conservatorismo religioso e pronta a sfidarlo, ma che non può sciogliere l’abbraccio con Ankara

Il presidente Erdogan, accompagnato dalla moglie Emine saluta la folla nel palazzo presidenziale ad Ankara, in Turchia, il 9 luglio 2018. REUTERS / Umit Bektas

Per il suo debutto all’estero dopo il voto, Erdogan sceglie l’entità turco-cipriota, meta con un forte valore simbolico e politico. A Nicosia trova una comunità ostile al suo conservatorismo religioso e pronta a sfidarlo, ma che non può sciogliere l’abbraccio con Ankara

Accompagnato dall’assordante silenzio europeo sulla vittoria presidenziale, il “Sultano” Recep Erdogan, forte dei nuovi super poteri garantiti dalla riforma costituzionale approvata dal referendum del 2017 e dalla vittoria alle elezioni anticipate di giugno, si appresta alla sua prima visita ufficiale del dopo voto. Destinazione Nicosia (nord), nella secessionista Repubblica turco cipriota, per l’inaugurazione della monumentale moschea Hala Sultan, costruita in un quartiere periferico dell’ultima capitale divisa d’Europa.

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