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Turchia: il difficile rapporto fra Erdogan e la democrazia


Tre giornali, fra cui i più diffusi nel Paese, posti sotto amministrazione controllata in pochi mesi, decine di giornalisti in carcere con l’accusa di terrorismo e spionaggio, una legge su internet considerata ‘liberticida’ da molti addetti ai lavori. Una condotta nella politica estera a dire poco scellerata e che ha trascinato nel baratro tutta la regione mediterranea. Una guerra in corso nel sud-est del territorio nazionale, che sta provocando centinaia di vittime fra i civili. Un confine lungo 900 chilometri che si è trasformato in un luogo di transito per terroristi di ogni sigla.  Senza dimenticare i tentativi di cambiare la costituzione per essere investito di un potere quasi assoluto e di togliere l’immunità parlamentare ai deputati curdi.

Tre giornali, fra cui i più diffusi nel Paese, posti sotto amministrazione controllata in pochi mesi, decine di giornalisti in carcere con l’accusa di terrorismo e spionaggio, una legge su internet considerata ‘liberticida’ da molti addetti ai lavori. Una condotta nella politica estera a dire poco scellerata e che ha trascinato nel baratro tutta la regione mediterranea. Una guerra in corso nel sud-est del territorio nazionale, che sta provocando centinaia di vittime fra i civili. Un confine lungo 900 chilometri che si è trasformato in un luogo di transito per terroristi di ogni sigla.  Senza dimenticare i tentativi di cambiare la costituzione per essere investito di un potere quasi assoluto e di togliere l’immunità parlamentare ai deputati curdi.

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