Tra Turchia e Libia accordo di cooperazione militare sui confini marittimi. Vista la confusione Ue, la Turchia prova a giocare un ruolo
La Turchia e la Libia hanno firmato mercoledì due accordi – uno sulla cooperazione militare e l’altro sulla giurisdizione marittima – a seguito di un incontro a Istanbul tra il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il Primo Ministro libico Fayez al-Sarraj.
Tripoli ha commentato soprattutto il memorandum sulla sicurezza, che – a detta del Ministro dell’Interno – incrementerà le capacità difensive del Paese: la Libia è ancora in piena guerra civile dopo l’offensiva lanciata lo scorso aprile dal generale Khalifa Haftar contro il Governo di Serraj, sostenuto anche dalla Turchia.
Ankara invece è sembrata più interessata all’intesa sui confini marittimi, che – sostiene – le permetterà di tutelare i propri diritti sulla base delle leggi internazionali; non sono stati tuttavia forniti dettagli sull’estensione delle zone marittime turche e libiche.
Gli analisti temono che questo accordo possa complicare ulteriormente la situazione nel Mar Mediterraneo orientale, dove lo scontro tra rivendicazioni territoriali contrastanti ha creato delle tensioni tra la Turchia e Cipro, e per estensione tra la Turchia e l’Unione Europea.
Ankara ha avviato nei mesi scorsi delle perforazioni nei pressi di Cipro, dove sono stati scoperti dei grandi giacimenti di gas. Bruxelles considera però queste trivellazioni illegittime perché lesive della sovranità cipriota, e proprio due settimane fa ha emesso delle sanzioni punitive nei confronti della Turchia.
Quest’ultima ha criticato la decisione europea, sostenendo di operare all’interno della propria piattaforma continentale oppure in aree che rientrano sotto la giurisdizione dei turchi-ciprioti. Bisogna ricordare che lo status di Cipro è anomalo e che l’isola è divisa in due zone: il nord è abitato dai turchi-ciprioti, mentre il sud dai greci-ciprioti.
@marcodellaguzzo
Tra Turchia e Libia accordo di cooperazione militare sui confini marittimi. Vista la confusione Ue, la Turchia prova a giocare un ruolo