spot_img

Turchia : paura e censura. Pamuk e la punta dell’iceberg


Il clima di paura e le pressioni esercitate dal governo islamico-conservatore dell’AKP sulla libertà di stampa e sulla libertà di espressione in Turchia non sono certo una novità. Certo quando è il Nobel della letteratura turco Orhan Pamuk a denunciarle è come un sasso nello stagno, che smuove le acque, che però ritornano subito dopo immobili.

Il clima di paura e le pressioni esercitate dal governo islamico-conservatore dell’AKP sulla libertà di stampa e sulla libertà di espressione in Turchia non sono certo una novità. Certo quando è il Nobel della letteratura turco Orhan Pamuk a denunciarle è come un sasso nello stagno, che smuove le acque, che però ritornano subito dopo immobili.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img