spot_img

Turchia, tutte le debolezze di Erdogan


Sono le 05:30 del 16 luglio 2016, Erdogan torna a Istanbul dopo il tentato golpe da parte di alcune fazioni dell’Esercito, Aeronautica, Marina e Jandarma. Bandiere colorate e una folla festante, il mattino dopo la Turchia scende in piazza a manifestare la propria fedeltà alla Repubblica. “I colpevoli saranno puniti”, il Presidente Erdogan ha nuovamente in mano il paese. In pochi giorni gli arresti per il tentato colpo di Stato raggiungono quota 15mila, di cui 10mila militari. Ma la caccia alle streghe in Turchia non si ferma al solo esercito, colpisce funzionari pubblici, insegnanti, professori universitari, giornalisti, giudici, diplomatici, poliziotti e prefetti.

Il presidente turco Tayyip Erdogan nel corso di una cerimonia per la firma con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko a Minsk, Bielorussia, 11 novembre, 2016. REUTERS/Vasily Fedosenko

Sono le 05:30 del 16 luglio 2016, Erdogan torna a Istanbul dopo il tentato golpe da parte di alcune fazioni dell’Esercito, Aeronautica, Marina e Jandarma. Bandiere colorate e una folla festante, il mattino dopo la Turchia scende in piazza a manifestare la propria fedeltà alla Repubblica. “I colpevoli saranno puniti”, il Presidente Erdogan ha nuovamente in mano il paese. In pochi giorni gli arresti per il tentato colpo di Stato raggiungono quota 15mila, di cui 10mila militari. Ma la caccia alle streghe in Turchia non si ferma al solo esercito, colpisce funzionari pubblici, insegnanti, professori universitari, giornalisti, giudici, diplomatici, poliziotti e prefetti.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo