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La matita spezzata di Zehra Doğan, rinchiusa da Ankara nella fortezza di Tarso


Condannata per un disegno che esponeva le distruzioni dell’esercito turco, l’artista curda Zehra Dogan ha continuato a esprimersi con ogni mezzo durante la detenzione. Ma il trasferimento in un carcere militare fa temere il peggio a coloro, da Ai Weiwei a Banksy, che si sono mobilitati per lei

Senza titolo, acrilico, foglia d’oro su giornale, 55,5 x 69,5 cm Titoli leggibili: La sirena Selahettin Demirtas incarcerato nella Prigione di tipo F di Edirne condivide con i lettori il suo racconto la sirena

Condannata per un disegno che esponeva le distruzioni dell’esercito turco, l’artista curda Zehra Dogan ha continuato a esprimersi con ogni mezzo durante la detenzione. Ma il trasferimento in un carcere militare fa temere il peggio a coloro, da Ai Weiwei a Banksy, che si sono mobilitati per lei

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