spot_img

Dopo Černobyl e Zaporizhzhia, cosa preoccupa di più l’Ucraina?


Se solo un'altra delle ormai tre centrali attualmente attive dovesse cadere in mano ai russi, Kiev non sarà più in grado di controllare la metà dei suoi reattori nucleari, dando così a Mosca le chiavi per interrompere l’apporto energetico del Paese

Yuzhnoukrainsk (Ucraina meridionale) – Domato l’incendio sviluppatosi nel sito nucleare di Zaporizhzhia, i russi hanno il pieno controllo della centrale. I livelli di radioattività non hanno mai registrato livelli anomali, segno che nessun comparto radioattivo è stato manomesso.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia e i suoi reattori

La centrale è stata costruita durante il periodo sovietico. Inizialmente erano previsti quattro reattori con una potenza totale di 4GW a cui, tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta vennero aggiunti altre due unità. L’ultima, l’Unità 6, iniziò ad attivarsi nel 1995 ed è stato il primo reattore nucleare ucraino a essere costruito dopo l’indipendenza dalla Russia: un simbolo della rinascita economica e politica di Kiev e per questo importante nella guerra psicologica in atto tra Putin e Zelensky che si sovrappone a quella sul campo.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo