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La resa dei conti nelle repubbliche separatiste in Ucraina


Soldati senza distintivi per le strade di Luhansk, arresti di massa, il “primo ministro” dell’autoproclamata repubblica popolare che fa perdere le sue tracce, mezzi militari in città. Quello che sta succedendo nel Donbass sembra un colpo di Stato. E forse lo è

Uomini armati che indossano maschere bloccano una strada nel centro di Luhansk, Ucraina, 22 novembre 2017. REUTERS / Alexander Ermochenko

Soldati senza distintivi per le strade di Luhansk, arresti di massa, il “primo ministro” dell’autoproclamata repubblica popolare che fa perdere le sue tracce, mezzi militari in città. Quello che sta succedendo nel Donbass sembra un colpo di Stato. E forse lo è

Se fosse un film, si intitolerebbe «Il ritorno degli omini verdi». Solo che questa volta i militari senza mostrine sono comparsi improvvisamente nelle strade di una città sotto il controllo dei separatisti appoggiati dalla Russia, e non in territorio controllato da Kiev, come successe nel 2014 in Crimea.

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