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Ucraina, una frattura identitaria


Dall’epoca sovietica, il Paese ha ereditato una complessa composizione etnica, identitaria e linguistica. Nei 30 anni di indipendenza, a una de-russificazione dal basso si è contrapposta una demagogica ucrainizzazione dall’alto, che ha accentuato la polarizzazione della società

Oleksiy Bondarenko Oleksiy Bondarenko
[KIEV] Insegna Politica comparata alla University of Warwick. Scrive per East Journal, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

Dall’epoca sovietica, il Paese ha ereditato una complessa composizione etnica, identitaria e linguistica. Nei 30 anni di indipendenza, a una de-russificazione dal basso si è contrapposta una demagogica ucrainizzazione dall’alto, che ha accentuato la polarizzazione della società

Seguendo le cronache dell’invasione russa iniziata il 24 febbraio scorso si è spesso parlato dell’Ucraina come di un Paese diviso e polarizzato. Tra la minoranza russa e la maggioranza ucraina, tra russofoni e ucrainofoni. Il principale elemento di questa divisione sarebbe rappresentato da lingua e autoidentificazione etnica. È certo che all’indomani della dissoluzione dell’Unione sovietica, l’Ucraina ha ereditato una complessa composizione etnica e identitaria.

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