Dopo la missione a Mosca del Direttore della Cia interviene il Segretario Generale Stoltenberg: “Concentrazione inusuale di forze militari”
“Chiediamo alla Russia di essere trasparente nelle sue operazioni militari, di ridurre le tensioni e di prevenire un’escalation: questo è un chiaro messaggio dagli alleati Nato”. La dichiarazione del Segretario Generale Jens Stoltenberg va dritta al punto e si concentra sulle azioni di Mosca al confine con l’Ucraina, tornata a essere tema di dibattito tra le due sponde dell’Atlantico dopo il verificarsi di un’alta concentrazione di truppe della Federazione Russa, circa 90mila, vicine al Paese est-europeo partner Nato.
L’intervento di Stoltenberg arriva durante la conferenza stampa conclusiva del colloquio con Dmytro Kuleba, Ministro degli Esteri ucraino, volato a Bruxelles per discutere con i vertici del Patto Atlantico sulle misure da prendere — e sulla strada da seguire — nel confronto con Mosca nell’area di confine. “La Nato sta dalla parte dell’Ucraina. Non accettiamo, né accetteremo, l’annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia e chiediamo — ha proseguito il Segretario Generale — di fermare il supporto ai militanti nel Donbass”.
In poche parole, Stoltenberg ha concentrato le rimostranze Nato — ormai divenute storiche — verso la Russia, appesantite ulteriormente dall’invio al confine ucraino di importanti numeri di soldati che preoccupano l’Alleanza Atlantica e, direttamente, gli Stati Uniti. Come raccontato la scorsa settimana, il Direttore della Cia William Burns si è recato personalmente a Mosca per interloquire con il Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev e il Direttore del Foreign Intelligence Service, Sergei Naryshkin.
In sostanza, Washington ha avvertito i dirigenti militari e politici moscoviti che gli Usa sono al corrente dello spostamento di truppe militari russe al confine con l’Ucraina, mentre nella telefonata tra Burns e il Presidente Vladimir Putin, i due avrebbero discusso di relazioni bilaterali, della crisi nella pratica diplomatica, di conflitti regionali e cybersecurity.
Il Ministro degli Esteri Kuleba ha parlato di deterioramento della sicurezza “da quando la Russia ha dimostrato di poter attivare velocemente le truppe e l’equipaggiamento ammasso al confine. Ogni opzione, compresa quella militare — ha aggiunto Kuleba — è sul tavolo della leadership russa”.
Dopo la missione a Mosca del Direttore della Cia interviene il Segretario Generale Stoltenberg: “Concentrazione inusuale di forze militari”
“Chiediamo alla Russia di essere trasparente nelle sue operazioni militari, di ridurre le tensioni e di prevenire un’escalation: questo è un chiaro messaggio dagli alleati Nato”. La dichiarazione del Segretario Generale Jens Stoltenberg va dritta al punto e si concentra sulle azioni di Mosca al confine con l’Ucraina, tornata a essere tema di dibattito tra le due sponde dell’Atlantico dopo il verificarsi di un’alta concentrazione di truppe della Federazione Russa, circa 90mila, vicine al Paese est-europeo partner Nato.