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Ue, essere o non essere una Unione?


La guerra in Europa ci impone una scelta. Oggi Bruxelles si trova davanti al suo più grande bivio storico che, nel bene o nel male, cambierà per sempre il volto del blocco. Ma sotto attacco non sono i confini di Washington

Matteo Meloni Matteo Meloni
Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.

La guerra in Europa ci impone una scelta. Oggi Bruxelles si trova davanti al suo più grande bivio storico che, nel bene o nel male, cambierà per sempre il volto del blocco. Ma sotto attacco non sono i confini di Washington

Qui si fa l’Europa o si muore. L’Unione europea si trova davanti al suo più grande bivio storico, un turning point epocale che, nel bene o nel male, cambierà per sempre il volto del blocco. Sempre che la Ue voglia realmente sopravvivere alle sfide poste — e un po’ imposte — dalla nuova realtà globale, che cerca di risollevarsi dalle macerie lasciate dal passaggio del Covid-19 e vede accrescere partnership senza limiti, come quella immaginata da Russia e Cina, che promettono di costruire un nuovo ordine mondiale alternativo a quello occidentale.

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